Siamo apparsi regolarmente su:

Focus notizie


DATI DALL'EUROPA E DAGLI USA
Giornata particolarmente ricca di dati macro sia di provenienza dalla zona euro che dagli Usa.
Gli investitori potranno dunque farsi un primo quadro della situazione in vista del meeting Bce in agenda giovedì e in attesa delle prime mosse della Fed in riferimento alla ventilata riduzione del programma di stimolo.
Eurostat, infatti, pubblicherà i dati relativi all'inflazione di giugno, di cui è prevista una lieve accelerazione ( le previsioni parlano di un aumento da 1,4% di maggio a 1,5% di giugno), mentre Markit renderà noti gli esiti delle indagini congiunturali sull'attività del settore manifatturiero di zona euro e Usa.
Per quanto riguarda l'Europa, le attese sono per una conferma della stima flash a 48,7, sotto la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione.

Sul fronte Usa: fra gli altri citiamo l'Ism di giugno (mercoledì) che dovrebbero essere in aumento e l'empolyment report (venerdì) che dovrebbe vedere un tasso di disoccupazione in leggero miglioramento.

Per l'area euro invece l'attesa è per la riunione della Bce (giovedì) che dovrebbe lasciare i tassi fermi ma che potrebbe lanciare qualche segnale positivo per i mercati.

Calendario dati macro

Calendario degli eventi

DATI MANIFATTURA CINESE
I dati sulla Manifattura cinese delle PMI relativi al mese di giugno mettono in evidenza un ulteriore rallentamento della seconda economia mondiale, alle prese con i timori di una stretta del credito.
Questo è quanto emerge da due distinte analisi sull'economia cinese: fonti ufficiali e Hsbc.

Secondo quanto riportano fonti ufficiali, l'indice Pmi, elaborato sulla base di un'indagine tra i direttori acquisti di categoria, si è ulteriormente ridotto rispetto all'indagine di maggio (che aveva registrato un dato pari a 50,8) attestandosi a 50,1 dunque leggermente al di sopra della soglia dei 50 punti che separa la contrazione dalla crescita.
Addirittura negativo (e dunque in piena contrazione) il dato rilevato da Hsbc, il cui indice è scivolato a 48,2, minimo da 9 mesi, dai 49,2 registrati relativamente al mese di maggio.

Da rilevare è che mentre l'indice PMI ufficiale si concentra sulle grandi fabbriche, l'indice di HSBC misura soprattutto l'attività delle imprese di piccole e medie dimensioni. Appare dunque evidente come la crisi coinvolga dunque maggiormente le piccole imprese.

A parere degli economisti, infine, i numeri dei Pmi rinforzano i timori che il raffreddamento della crescita economica cinese possa ampliarsi nel secondo trimestre, anche perchè Pechino appare estremamente riluttante nell'intraprendere azioni di stimolo.

FIDUCIA GIAPPONE
Secondo il sondaggio Tankan a cura della Banca del Giappone Il morale degli imprenditori giapponesi è tornato positivo nel secondo trimestre dell'anno per la prima volta in quasi due anni.
Il sondaggio evidenzia infatti un dato positivo + 4 che sovverte totalmente il precedente valore di – 8 registrato a marzo 2013.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!

Gli ultimi articoli di Redazione Rischio Contenuto