Piano Bar di Virginio Frigieri
*9 Giu. 2013 Il quadro tecnico
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Per invertire il trend non basta una correzione
La gente non è mai contenta
se rimani ribassista troppo tempo mentre il mercato sale sei un coglione perché sale , se rimani rialzista mentre il mercato scende
ma come sei stato ribassista fino a ieri l'altro ed ora non ti metti short
La verità è che sui mercati non si può cambiare idea ogni 5 minuti; serve disciplina!.
Finchè gli indici salivano ma si viaggiava sotto ai massimi storici ho tenuto in testa il berretto dei ribassisti sperando che i massimi storici non sarebbero stati violati nonostante le robuste iniezioni di liquidità delle banche centrali, perchè questo rialzo a cui assistiamo ora e che ci porterà su vette inesplorate avrà purtroppo un prezzo più caro da pagare dopo. Ma adesso i massimi storici sono stati rotti e se mi permettete prima di rimettere il berretto da ribassista voglio almeno vedere una violazione netta del canale di trend non 6 o 7 barre di correzione. Quindi calma e ghiaccio e cominciamo a vedere i grafici.
Dow Jones:
Cominciamo subito col dire per gli scettici che l'ultimo massimo si è verificato sulla 29° di ciclo dinamico; l'81° ciclo dinamico a partire dal massimo storico di gennaio 2000; aggiungo che il primo stargate chiuso martedì scorso è negativo (l'ottava seduta è partita forte, ha superato di poco il massimo della seduta di lunedì per poi ripercorrere quasi tutto il tragitto della settima verso il basso ed infine rimbalzare intorno alla metà della barra di lunedì chiudendo con candela nera. Giovedì e venerdi ci danno il classico rimbalzo di 11° a modellare l'onda. Adesso vediamo mercoledì dove siamo col 2° stargate; un massimo storico di 29° mi piacerebbe pure però come ho detto sopra dal momento che abbiamo assistito ad un breakout dei massimi di tutti i tempi, io non perderei tempo ad osservare le trendline sottili in blu; comincerò a pormi il problema di rimettermi short dopo che avrò visto violata al ribasso la trendline rossa più spessa , ricordando che subito sotto a 14.200 c'è il precedente massimo storico che di regola, ora dovrebbe costituire di per sé un supporto forte.
S&P500:
Anche in questo caso il massimo più recente si palesa sulla 29° di ciclo dinamico; l'80° dai massimi del 2000. Il resto della situazione è pressoché identico, con l'aggiunta che i prezzi hanno già testato sia la trendline che il supporto statico del precedente massimo storico.
Nasdaq100:
Anche sul Nasdaq il massimo più recente avviene sulla 29° del 78° ciclo dinamico dai massimi storici del 2000; il Nasdaq è l'unico indice a non avere ancora superato i massimi storici; anche qua finchè tiene la trendline inferiore rossa, non apriremo posizioni short, anche perchè se i dati sulla disoccupazione dovessero migliorare ancora e il disimpegno della Fed come sembra di capire sarà comunque molto graduale e dosato col bilancino è difficile che il denaro abbandoni i mercati azionari.
Rendimenti T-Bond:
Sempre rialzista la situazione dei rendimenti del trentennale americano che ieri ha rimbalzato sulla trendline in atto da luglio dello scorso anno. Il minimo di giovedì diventa ora un buon marcatore per il trend rialzista. Se continua il prossimo obiettivo si colloca al 3,50% al livello del massimo di 4° minor precedente. Esiste comunque un potenziale decisamente più alto.
Dollar Index:
Il dollar index è calato sensibilmente sotto ai minimi del 1° maggio a 81.33 rendendo la lettura del modello d'onda che sembrava chiara abbastanza incerta e da rivedere. Attendiamo i prossimi sviluppi Bisogna attendere lo sviluppo delle prossime sedute per poter etichettare di nuovo il grafico. Il supporto ora si sposta sul libello di Fibonacci del 61,8% in area 80,62.
Euro/USD:
L'indebolimento del dollaro ha rafforzato l'euro, che ora può puntare all'area racchiusa tra il ritracciamento del 61,8% di Fibonacci e l'85,41%. Quindi posizioni long nel breve, mentre bisognerà attendere un ritorno sotto l'area 1,3050 per pensare di riaprire posizioni short.
Oro e Argento:
E' un periodo abbastanza volatile per i metalli preziosi dove a poderose ondate di vendite si susseguono rimbalzi e ricoperture molto decisi. Tanto per rendere l'idea nella giornata di venerdi che non è nemmeno delle peggiori le quotazioni dell'oro hanno oscillato da un massimo di 1416,29 ad un mino di 1379,35. Ma se si guarda da aprile ad oggi sono diverse le giornate in cui si sono superati i 45-50 $/onz di escursione giornaliera. In generale io resto più ribassista che rialzista per i prossimi mesi e non mi sorprenderebbe vedere l'oro scendere sotto quota 1.300 fino a 1.250 o anche meno. Per ora tengo la mia piccola posizione short sull'oro aperta in attesa di vedere se arriverà l'occasione per aumentarla oppure no.
Alla prossima.