CAUTELA DRAGHI DEPRIME MERCATI
Rassicurazioni e cautela. Queste parole sono il sunto del discorso di ieri di Mario Draghi, il quale ha promesso una politica "accomodante per tutto il tempo necessario". Per contro però perchè la Banca centrale europea ha nuovamente tagliato le sue stime per la crescita dell'Eurozona per il 2013, ora a -0,6% contro -0,5% indicato tre mesi fa.
Per il 2014 le nuove stime danno l'economia in crescita dell'1,1%: "L'attività economica nell'area euro dovrebbe stabilizzarsi e recuperare nel corso dell'anno, sebbene ad un ritmo più lento di quanto preventivato inizialmente".
Draghi ha lodato "i progressi raggiunti da alcuni paesi" in campo di consolidamento fiscale e li ha invitati a non diminuire l'intensità degli sforzi per ridurre i deficit di bilancio e ha ribadito che la Commissione Ue dovrà concedere proroghe "solo in casi eccezionali" e a fronte di progetti ben dettagliati perché errori di valutazioni saranno puniti ben presto dai mercati.
In concomitanza con i discorsi di Draghi particolare attenzione all'andamento dei bond periferici europei, i cui rendimenti ieri sono tornati a salire, con gli investitori delusi dalle parole di Draghi, i quali forse aspettavano possibili ulteriori misure espansive volte a stimolare l'economia.
Lo spread tra Btp/Bund decennali si è riportato a ridosso dei 290 punti base, ai massimi da aprile.
Francoforte ha confermato il costo del denaro al minimo storico dello 0,5%, come da attese, e ha limato al ribasso le stime di crescita dell'economia dell'area euro per quest'anno e per il successivo.
GIAPPONE: LEADING INDICATOR
Migliora la congiuntura del Giappone sulla base delle indicazioni espresse dal Leading indicator.
Il leading indicator, che ricordiamo raggruppa una serie di dati, come le offerte di lavoro e la fiducia dei consumatori, e rappresenta un barometro dell'andamento dell'economia nei mesi a venire, è infatti salito di 1,3 punti percentuali ad aprile.
