Quanto sono valide le statistiche cinesi?
Se lo chiede Marc Faber che testualmente scrive che "al massimo, ripeto al massimo, il PIL cresce del 4% su base annua". Alla faccia del poco piu' del 7% previsto ieri da GS.
Faber non crede alle statistiche ufficiali cinesi. Le cose sono drasticamente cambiate ovviamente dal momento in cui tanti anni fa mi laureavo con la tesi "Analisi critica delle statistiche cinesi", ma purtroppo dove c'è stato un precedente si rimane cauti anche se le cose dovrebbero essere mutate.
Se Marc Faber avesse ragione e la Cina crescesse solo del 4% il mondo dovrebbe sopportare un aggravamento della situazione economica.
La situazione è seria nel settore bancario. I prestiti facili sono al termine. Ed un credit crunch potrebbe essere imminente.
Tre giorni fa, improvvisamente, il tasso interbancario a 24 ore è volato fino a sfiorare il 14% .La Banca Centrale è intervenuta il giorno dopo tamponando l'ascesa con una copioso liquidità. Ma la Banca ha mandato un segnale ai piccoli istituti dalla finanza allegra. Ieri la situazione si era nuovamente incancrenita. Con la borsa di Shanghai che perdeva il 5%
La pacchia del credito facile e' finito. Le conseguenze potrebbero essere molto serie per l'economia e la finanza.
Oltre a questo,ripeto,le incertezze sulle statistiche. Oggi MF ricorsa che il rapporto debito/pil cinese è molto incerto, varia dal 45% all'80%"dipende se si chiede agli ottimisti o ai pessimisti" per le difficolta' di calcolo dei debiti delle province. Ci mancherebbe una crisi cinese per far degenerare la situazione…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)