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MEETING FED
Grande attesa per il il discorso di Ben Bernanke al meeting FED di oggi da cui si attendono nuove indicazioni sulle future mosse della politica monetaria americana.
I mercati, infatti attendono conferme sul possibile progressivo ridimensionamento del programma di acquisto asset della banca centrale, alla luce del recente miglioramento della congiuntura economica Usa. Queste aspettative erano state avvalorate circa un mese fa dai discorsi fatti dallo stesso governatore che aveva parlato di una possibile revisione del 'quantitative easing' nel corso dell'anno. Da più parti si ritiene che la riduzione degli acquisti avrà luogo a partire dal terzo trimestre, per arrivare ad un esaurimento del programma di QE entro la metà del 2014.

Nel contempo è sempre più vivo il dibattito su chi sarà la prossima guida della banca centrale americana.
I nomi dei possibili successori di Bernanke cominciano a girare con insistenza e tra questi ci sono quelli di due ex segretari al Tesoro, Lawrence Summers e Timothy Geithner. In pole position, però c'è la vice presidente della Fed, Janet Yellen.

L'interesse è addirittura aumentato a seguito delle parole del presidente Barak Obama il quale ha dichiarato che "Bernanke ha fatto un lavoro eccezionale" ed è restato al suo posto più del previsto. "Bernanke – ha aggiunto Obama – un po' come il capo dell'Fbi, Bob Mueller è restato al suo posto più di quanto avrebbe voluto e supposto di stare".
Obama ha poi evitato di rispondere in modo diretto a chi gli ha chiesto cosa avrebbe fatto in caso Bernanke avesse riproposto la sua candidatura. "E' stato un partner eccezionale per la Casa Bianca e ha aiutato la nostra ripresa più dei nostri parner europei, consentendo all'economia di recuperare da quella che avrebbe potuto essere una crisi di proporzioni epiche".

BTP IN CALO
Sempre sul filo dell'incertezza per le reazioni che potrebbe emergere sul fronte della politica monetaria americana anche il mercato obbligazionario europeo si è mosso all'insegna della cautela, evidenziando volumi sottili a dire il vero anche tipici della stagionalità.
Le contrattazioni sui Btp hanno terminato la seduta in calo, seppur evidenziando una flessione più limitata rispetto a quella registrata sul fronte Bund.
Ultima nota sullo Spread che in chiusura si è ridotto di un paio di punti sulla seduta precedente, terminando a quota 277.

GIAPPONE: BILANCIA COMMERCIALE
Nel corso del mese di maggio il dato sull'export giapponese fa registrare l'aumento più importante degli ultimi due anni: il +10,5% tendenziale, è particolarmente significativo se confrontato con le attese di consenso indicate in + 6,5%.
Questi risultati sono la conseguenza della politica economica messa in atto dal del premier Abe improntata ad una debolezza dello yen. Crescono anche le importazioni per il settimo mese consecutivo registrando su base annua un + 10%.
Il saldo complessivo della bilancia commerciale di maggio, però, è in deficit per circa 994 miliardi di yen (su attese per 1.200 miliardi).

Si tratta dell'undicesimo mese consecutivo di bilancia commerciale in rosso per il paese.

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