Sfida bocconiana sull'austerity, titola il Corriere


Il prof Guido Rossi ed il prof Roberto Perotti si combattono a colpi di articolo su Il Sole 24 Ore e sul Corriere. Una sfida bocconiana sull'austerity.
Vogliamo intervenire, si licet parva….
I testi su cui ho studiato sono gli stessi che hanno sfogliato gli esimi professori.E gli esami sono forse stati dati con gli stessi professori…
Ma i miei preferiti economisti sono ora Alberto Alesina e Francesco Giavazzi. Ancora oggi, sul Corriere, titolano "Coraggio, un taglio forte alle spese".
Condivido pienamente il loro pensiero: per me infatti l'Italia non riuscirà a riprendersi se non taglierà drasticamente le spese inutili.

Non ascoltate Radio 24?
Ogni giorno tra le 17.00 e le 18.30 ci comunicano le assurde spese deliberate da Comuni, Province e Regioni e pagate dai contribuenti. Lo stesso fanno Rizzo e Stella sul Corriere. Una denuncia quasi quotidiana. Effetti? Nessuno. E' incredibile.
E la spending review ? Dimenticata! Qui si parla solo di tasse.

Eppure i due insigni (sic!) professori stranieri che avevano dichiarato la loro preferenza per le tasse hanno dovuto ricredersi e comunicare che avevano dimenticato parecchi dati. Non è vero che all'incremento delle imposte il PIL sale. Anzi scende, e molto più, percentualmente, dell'incremento delle tasse.
Giavazzi e Alesina ricordano che non si parla più di Province (risparmio 1,,9 miliardi), che la cancellazione degli aiuti governativi per una decina di miliardi accettata anche dalla Confindustria affinché riducessero il cuneo fiscale sono dimenticati etc etc
Non trovano i soldi per evitare l'aumento dell'IVA. Ma certi settori politici ricordano che sono state preventivate spese per jet militari per cifre elevate. Una spesa che stride con le difficoltà delle persone disoccupate.

Quando ebbi il piacere di incontrare il prof Monti in Piazza Wagner a Milano, purtroppo per pochissimi minuti, gli chiesi di tagliare le spese inutili. Il prof Monti, allora da poco primo ministro, aveva appena deliberato quella valanga di tasse resesi necessarie per evitare di cadere nel burrone, Ma la seconda fase non avvenne.

Probabilmente siamo davanti ad un muro parlamentare. Nessun eletto vuole votare contro gli interessi molteplici di chi l'ha sponsorizzato e votato. E loro stessi non voteranno facilmente per l'azzeramento dei loro privilegi.
Bisogna tagliare, come dice Panerai da un anno su Milano Finanza. Bisogna intervenire sul debito pubblico, dice sempre Panerai, sfruttando i suggerimenti di importanti economisti citati sistematicamente dal settimanale.

L'Italia c'è, è la frase vincente.

Per ora le spese rimangono e crescono. Ed i consigli di chi vuole tagliarle sono solo parole, parole, parole…Eppure senza questi maxi tagli agli spechi rimarremo sempre in questa tristissima situazione economica.Il volano della crescita deve partire da una maxi-sforbiciata di spese inutili.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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