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KARLSRUHE: ULTIMA GIORNATA
Siamo giunti alla seconda e ultima giornata dell'udienza dell'Alta Corte di Karlsruhe per la valutazione della costituzionalità del programma Omt della Bce e del fondo salva stati Esm.

Ai due lati opposti della sbarra Jörg Asmussen e Jens Weidmann.

Ricordiamo che nel corso della prima giornata Asmussen ha ribadito dinanzi ai giudici, che il piano acquisto bond deve essere di importo illimitato, proprio per poter dare prova della serietà dell'impegno Bce a favore della stabilità dei prezzi.
"Solo una moneta la cui esistenza non viene messa in dubbio può essere una moneta stabile", ha infatti sottolineato Asmussen, giurando che non "sussiste alcun rischio che le Omt scatenino un incremento dei prezzi". Ai mercati finanziari, ha aggiunto, serviva un segnale sul fatto che il programma di acquisto bond sul mercato secondario fosse illimitato, necessario "per convincere gli operatori della nostra serietà e volontà nel perseguire l'obiettivo della stabilità dei prezzi".

Sul fronte opposto, Jens Weidmann ha spiegato che l'Omt potrebbe invece rallentare il processo di riforme nella zona euro e intaccare la credibilità della stessa Bce.

"Strumenti illimitati sono impossibili secondo il nostro mandato", ha detto il membro del Direttivo della Bce, sottolineando che gli acquisti di bond avverrebbero al di fuori del controllo del Parlamento tedesco.
Secondo Weidmann, per sostenere l'area euro dovrebbero essere utilizzati il Fondo salva stati permanente (Esm) e quello temporaneo (Efsf), i quali necessitano dell'approvazione dei Parlamenti nazionali per agire

Il verdetto della Corte non è atteso nell'immediato, anzi arriverà probabilmente solo dopo le elezioni di settembre. Non è escluso, secondo gli esperti, che la questione venga trasferita alla Corte europea di Giustizia.

GIAPPONE: ORDINI MACCHINARI
Ad aprile si registra una prima flessione in tre mesi per gli ordinativi di macchinari in Giappone. Il dato contribuisce a sottolineare come le imprese esitino a incrementare gli investimenti nonostante le politiche di stimolo intraprese dal governo.
Sempre secondo questi dati, gli ordini si sono contratti ddi una percentuale pari al 8,8% rispetto al mese precedente, a fronte di stime che invece prevedevano una riduzione del solo 8,5%. Il dato risulta così ancora maggiormente negativo. Ancora più evidente il rallentamento se confrontato con il dato in rialzo di marzo (+ 14,2%)

FRANCIA: OCCUPAZIONE IN CALO
Anche la Francia sta attraversando una fase economica di rallentamento.
A confermarlo sono i dati sull'occupazione francese. Le prime rilevazioni sui primi tre mesi dell'anno, infatti, indicano che gli occupati francesi, sono diminuiti di 0,1%, con una perdita di 8.300 posti di lavoro.

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