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OMT E ESM ALL'ESAME DELLA CORTE TEDESCA
Oggi e domani si tiene l'udienza della Corte costituzionale tedesca, sia per l'esame del programma Omt della Bce, sia per il fondo salva stati Esm.
Ovviamente la sentenza non sarà immediato, ma anzi arriverà probabilmente solo dopo le elezioni tedesche di settembre: in questi giorni, però, gli operatori sperano di poter cogliere il sentiment dei giudici.
Dobbiamo segnalare, però che, recentemente ed in particolare nel corso della recente crisi finanziaria, la Corte costituzionale tedesca non ha mai bocciato i provvedimenti in esame, pur imponendo spesso condizioni o affidando poteri di supervisione al parlamento di Berlino.
D'altra parte non è da escludere la possibilità che per la prima volta la Corte di Karlsruhe decida a sua volta di sottoporre la questione alla Corte di giustizia europea.

OMT: LE PAROLE DI DRAGHI
Alla vigilia dell'udienza della Corte costituzionale tedesca Mario Draghi in un intervista ad una emittente televisiva tedesca ha dichiarato che la Bce non userà il programma di acquisto bond per salvare singoli paesi dall'insolvenza ma per tutelare la valuta unica.

Nel proseguo dell'intervista Draghi non ha mancato di sottolineare che solo grazie all'Omt i rischi per i contribuenti tedeschi oggi sono "significativamente inferiori" rispetto a un anno fa. Ieri nel frattempo la Bce ha fermamente smentito alcune ipotesi circolate sulla stampa tedesca secondo cui i giudici di Karlsruhe potrebbero imporre un limite monetario all'Omt.

Lo stesso membro tedesco dell'esecutivo Bce, Asmussen (sopra in foto), in risposta alle critiche frontali provenienti da settori della politica ed economia tedesca oltre che ai dubbi della Bundesbank, ha definito il programma"economicamente necessario, legalmente permesso e efficiente nel suo impatto" e ha parlato di "conseguenze significative" nel caso in cui il programma di acquisto titoli di Stato venisse dichiarato incostituzionale.

SPAGNA: PROROGA ALLE BANCHE IN VISTA?
Il governo spagnolo potrebbe decidere ad ottobre di richiedere l'estensione di un anno del pacchetto di aiuti europei per le banche. E' quanto asserisce il governatore della Banca centrale Luis Maria Linde nel corso di un convegno a Montreal. La Spagna ha a disposizione 100 miliardi di euro fino alla fine dell'anno, di cui ha utilizzato soli 41 miliardi, ma una proroga darebbe al paese maggior respiro per ristrutturare il sistema bancario.

E' doveroso ricordare l'impegno del governo spagnolo: dei 100 miliardi di euro a disposizione sino fino alla fine dell'anno, per ora ne sono stati utilizzati solo 41 rispettando dunque appieno le tempistiche.
E' anche vero che una proroga darebbe al paese maggior respiro e maggior sicurezza per ristrutturare il sistema bancario.

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