Proseguiamo nel commento sui titoli presenti nel portafoglio a scarso rischio oppure monitorati nel recente passato.
Iniziamo con LA DORIA per la quale due mesi fa segnalavamo l'allucinante compressione di volatilità a quota 1,70 euro mentre tutti i target dello specialist veleggiavano ben oltre 2,20 euro e le prospettive dell'esercizio erano esaltanti.
La società non ha tradito le aspettative, distribuirà un dividendo tra pochi giorni e promette incrementi di redditività nel prossimo biennio. La borsa finalmente se ne è accorta (gli amici del lombardreport.com se ne erano accorti da due mesi) e l'azione ha bucato due euro. Anche in questo caso è saggio accompagnare il rialzo con piccole regolari vendite di titoli per evitare di trovarsi in seguito con un titolo attualmente facilmente negoziabile ma magari tra qualche mese farriginosamente trattabile come tre mesi fa.
Per RETELIT, oggi lungamente citata su MF di cui consigliamo la lettura, riportiamo i nostri commenti per l'assemblea alla quale abbiamo ovviamente presenziato.. Alle mie domande sul valore della rete mi è stato ufficialmente confermato (ed è verbalizzato) che la vera cifra della rete è SUPERIORE al valore di oltre 200 milioni di euro contabilizzata in bilancio. Tenete presente che la società non ha debiti, ha cassa per 9 milioni di euro e la sua attività di cablaggio dell'Italia ha come sponsor tutte le forze politiche (grillini, agenda digitale italia, Corrado Passera etc etc). Capitalizza solo 80 milioni. Alla domanda se temessero una opa (io ho detto con verbalizzazione che il valore della società in borsa STRIDE con il valore della rete e, specialmente, delle possibilità future), hanno risposto che cercheranno di aumentare la redditività per rendere più costosa e difficile una eventuale opa. Dopo Fastweb opata da Swisscom non ci sono altre società opabili operanti nel cablaggio quotate in borsa, senza azionista di maggioranza e con una valanga di soci interessati a ben monetizzare l'investimento.
Nel frattempo i vertici ci hanno anticipato che la trimestrale che sarà esaminata tra pochi giorni mostra numeri perfettamente in linea con il Piano industriale. Dopo un decennio di delusioni il nuovo vertice, fatto di fisici specializzati in fibra, hanno voltato la pagina rispetto al vecchio e deludente vertice. Il ribaltone sembra essere stato positivo per Retelit, al centro dell'interesse insperato della politica che ha messo la fibra al centro degli investimenti.
Rimane il PALLADIO che per il momento sta deludendo, fermo attorno a 51 euro come PHPD. I fondamentali sono però dalla parte del palladio. Dopo tante soddisfazioni ricevute dal metallo negli scorsi anni possiamo ora aspettare in attesa che la forza della domanda torni a vincere.
All'assemblea CIA l'atmosfera era di attesa. Si aspetta l'esito dell'incasso tra poco di quasi 5 milioni di euro da Donnafugata per un lungo contenzioso. Gli altri business proseguono regolarmente.L'incasso di donnafugata permetterà di sviluppare nuovi piani. Riporteremo talune valutazioni in una prossima mail. effettuate da un analista che aveva partecipato all'assemblea e che ci girerà le sue osservazioni.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)