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BCE PRONTA A NUOVE AZIONI
Lunghissimo intervento di Mario Draghi ieri alla Luiss di Roma. L'evento, promosso per conferire allo stesso Draghi una laurea honoris causa, si è poi tramutato in un lungo discorso a tutto tondo del presidente della Bce. Numerosi gli aspetti presi in esame.
Maggior rilievo assumono, a nostro avviso le affermazioni di politica monetaria. Draghi ha ripetuto ieri che la Bce è pronta ad "agire di nuovo, se necessario", dopo il taglio dei tassi operato giovedì scorso. Altro aspetto esaminato ieri è la disopccupazione. La disoccupazione è in crescita in gran parte dell'Eurozona, ad esclusione della Germania che, invece, tende alla piena occupazione. L'aspetto più preoccupante è l'alto tasso di disoccupazione «giovanile» che ha raggiunto «livelli» che «rischiano di innescare forme di protesta estreme e distruttive». Per Draghi – per attenuare questo rischio – occorre «una crescita duratura» per ridurre il numero dei senza lavoro.

Altro passaggio interessante riguarda le disuguaglianze sociali. Draghi ha inoltre spiegato come sia fondamentale per l'andamento dell'economia una distribuzione più equa della ricchezza. Infatti, ribadisce, è necessaria «una più equa partecipazione ai frutti della ricchezza nazionale» che aumenta «la coesione sociale» e favorisce «il successo economico».
Infine, iI presidente della Bce ha ribadito che l'Italia e gli altri paesi della zona euro ad alto indebitamento devono perseverare sulla strada del consolidamento dei conti pubblici.

ATTESA ASTE BOT
Riapre, dopo la chiusura di ieri, la piazza londinese rendendo quella di oggi la prima vera seduta della settimana. Tutti gli investitori attendono le prime avvisaglie per capire come si muoverà con i volumi a pieno regime il mercato dei titoli di Stato.
Per quanto riguarda l'Italia grande attesa per le aste Bot. A mercati chiusi, infatti, il Tesoro annuncerà i quantitativi di titoli a breve che porrà in asta venerdì prossimo. Secondo le stime dei principali analisti l'offerta sarà di 7 miliardi di euro di Bot a 12 mesi.

AUSTRALIA: TASSI SUI MINIMI STORICI
Al termine del meeting mensile di politica monetaria, con una decisione che possiamo definire "a sorpresa", la Reserve Bank of Australia ha tagliato questa mattina il tasso di riferimento di un quarto di punto.
Il costo del denaro raggiunge, dunque il minimo storico del 2,75%.

La Reserve Bank of Australia indica in una nota che la crescita economica è "inferiore al trend" mentre l'inflazione è conforme al suo target.

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