Non avevamo creduto sui metalli quest'anno. Per fortuna.
L'unico metallo sul quale avevamo puntato era il palladio, mediante l'ETC PHPD, in quanto galvanizzati dal deficit produttivo e dalla possibilità che nasca una "OPEC" dei platinoidi tra Russia e SudAfrica.
A distanza di qualche mese il palladio ha riconquistato quella quota 56/57 euro per ogni ETC abbandonata tempo fa per giungere sotto 49 euro. I fondamentali ci avevano (per fortuna) evitato di applicare lo stop loss visto che poi ha recuperato.
Ed ora che fare?
Ricordiamo che un mese fa Reuters aveva fatto una media tra le previsioni di tutte le principali banche d'affari che seguono il metallo. L'articolo concludeva dicendo che per il palladio si prevedeva quota $ 750 per il 2013 e 827 nel 2014. Ora siamo a $ 757. per oncia. Anche loro sono ottimisti per il 2014 ($ 825).
Per il platino i due target erano $ 1627 e $1586. per oncia.
Per l'argento $ 30,02 e $ 30,07 rispettivamente.
In pratica il palladio ha già raggiunto il target per il 2013 mentre il platino – che quota $ 1470 e l'argento ora a $ 22,50 sono lontanissimi.
Accontentarsi di chiudere ringraziando il cielo di non avere perso soldi sui metalli preziosi grazie al fatto fortunato di avere scelto l'unico che non ha perso – anzi che ha dato un piccolo utile?
La scelta non è facile. Si potrebbe proporre uno switch per sfruttare il crac dell'argento. Ma forse e' chiedere troppo alla fortuna. Meglio rimanere sul palladio, forte del deficit produttivo, alleggerendo in parte la posizione se l'ascesa dovesse proseguire per essere pronti a rientrare se dovesse accadere ancora quanto successo pochi mesi fa, quando l 'ETC PHPD crollo' da 58 a 49 in pochi giorni.
Occhio ovviamente al QE americano e al dollaro.Se questi dovesse rinforzarsi consistentemente il palladio ben difficilmente potrebbe salire e l'idea di alleggerire diventerebbe necessaria.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)