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Focus notizie: l'italia esce dalla procedura UE


OK UE PER L'ITALIA: CHIUSA LA PROCEDURA DEFICIT
Come ampiamente anticipato, Bruxelles ha proposto ieri di chiudere, dopo quattro anni, la procedura di deficit eccessivo nei confronti dell'Italia. Ricordiamo ai lettori che la procedura definita in termini tecnici EDP (Excessive deficit procedure) era stata aperta dopo che i conti pubblici avevano sforato il tetto del 3% del rapporto deficit/pil fissato dai parametri di Maastricht; il mancato rientro all'interno dei parametri prefissati avrebbe comportato una serie di sanzioni che possono essere multe oppure, preclusione ben più importante, una sospensione della concessione di parte dei finanziamenti europei.

A questo punto si aprono così per Roma due fronti fondamentali.
In primo luogo il Paese avrà l'anno prossimo a disposizione più risorse, potendo spostare il target di deficit/Pil al 2,9% dall'1,8% indicato dal Def; In questo modo l'anno prossimo, infatti, l'Italia potrà indebitarsi di più, circa dieci miliardi, senza sforare il limite imposto dall'Ue.
L'italia godrà invece di un beneficio immediato per situazioni come i pagamenti della pubblica amministrazione che non devono più essere giustificati.
Per contro Bruxelles dettaglia però una serie di raccomandazioni che prevedono anche soluzioni fiscali che vanno in direzione diametralmente opposta a quelli dei primi provvedimenti del governo Letta. La Commissione Europea continua nella sua azione di sorveglianza sull'Italia preoccupata da possibili spirali di recessione. Se la recessione dovesse continuare, o se le riforme non avessero gli effetti sperati, l'Italia rientrerebbe nelle mire di Bruxelles che potrebbe riaprire anche subito, cioè dal 2014, una nuova procedura.

I primi commenti del nostro premier Enrico Letta sono di grande soddisfazione.
Letta attribuisce gran parte del risultato al precedente governo monti commentando così la decisione della Commissione Europea "Raccogliamo il frutto del lavoro dei precedenti governi, in particolare di quello presieduto da Mario Monti, al quale va il mio personale ringraziamento"

Per contro riportiamo anche commenti di cautela come quelli del Commissario europeo per l'energia Guenther Oettinger (in foto) preoccupato dal fatto che "troppi ritengono che tutto vada bene, Bruxelles non ha ancora riconosciuto la gravità della situazione" e dal fatto che diversi paesi europei "sono quasi ingovernabili come Bulgaria, Romania e Italia"

ASTE PRIMARIO
Ultimo appuntamento con le aste di fine mese per il Tesoro, che offre agli investitori tra i 4 e i 5,75 miliardi di Btp a cinque e dieci anni. Nel dettaglio, verranno offerti Buoni giugno 2018 per un ammontare ricompreso tra i 2 e i 2,75 miliardi e un ammontare ricompreso tra i 2 e i 3 miliardi del decennale maggio 2023.
Entrambi i titoli, assegnati il mese scorso al tasso lordo di 2,84% e 3,94% che ricordiamo essere il minimo da ottobre 2010 si sono deprezzati nelle ultime sedute, complice l'opinione diffusa di un allentamento del programma di sostegno finanziario posto in essere da tempo dalla Federal Reserve opinione che, comunque, non stata smentita da Ben Bernanke nel corso della sua ultima audizione.

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