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DEFICIT ITALIA: UE PROPONE LA CHIUSURA
La notizia appare su diverse testate online. La Commissione europea proporrà di chiudere la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia che ricordiamo era stata avviata nell'ottobre del 2009, quando il rapporto disavanzo/pil era al 5,3%.
La bozza del documento dovrebbe essere approvata mercoledì.
La Commissione Europea è arrivata a questa decisione sulla base dell'analisi dei dati 2012 e 2013. Secondo le previsioni pubblicate all'inizio del mese, per il 2012 si stima per l'Italia un rapporto deficit/pil del 3%, mentre per il 2013 del 2,9%. Alla luce di questi dati La Commissione Ue proporrà ai 27 di chiudere la procedura raccomandando all'Italia di andare avanti sulla strada del risanamento dei conti pubblici.

Oltre alla generica raccomandazione di proseguire sulla strada del risanamento dei conti sarebbero più precisamente sei le indicazioni date dalla Commissione Europea al governo Italiano:
1- Il consolidamento di bilancio
2- Alleggerire la macchina burocratica italiana
3- Dare efficienza e slancio al sistema bancario
4- Maggior fllessibilità del mercato del lavoro
5- La riduzione della pressione fiscale sul mercato del lavoro e sulle imprese
6- Favorire una maggior concorrenza sul mercato dei servizi

Proprio in vista della probabile archiviazione della procedura, sabato si è tenuto un vertice tra Letta, Saccomanni e Alfano per delineare una strategia che consenta di sfruttare i maggiori spazi di spesa, pur tenendo come barriera invalicabile il limite del 3% nel rapporto deficit/pil.

In un'intervista al quotidiano 'La Stampa', il ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio (in foto) parla di un margine di spesa aggiuntivo di "7-10 miliardi, 12 nelle previsioni più ottimistiche", che permetteranno di aumentare il deficit dello 0,5%, rispetto all'1,8% nominale.
A questi commenti si aggiunge anche Flavio Zanonato, ministro per lo sviluppo economico che oltre a ribadire la maggior possibilità per l'Italia di accedere al credito aggiunge che questo "ci dovrebbe consentire, in una serie di campi, di fare delle azioni importanti» grazie a «margini di manovra un po' più ampi».

BTP
Riparte da 278 punti base il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali in vista di una seduta che si preannuncia dai volumi particolarmente sottili, per la concomitante chiusura per festività della piazza londinese e di quella statunitense.
Ricordiamo che il differenziale venerdì era salito fino a 281 punti, livello massimo dallo scorso 26 aprile.

L'intero comparto dei titoli periferici europei, ha subito le notizie e i timori di un allentamento del programma di acquisto da parte della Fed, che hanno incentivato le prese di profitto degli investitori dopo diverse settimane di buoni rendimenti.

INCERTEZZA BOJ
Emergono incertezza e divisione dall'analisi dei verbali della riunione della banca centrale giapponese. Oggetto del contendere è la modalità di realizzazione del piano di stimolo monetario. Alcuni membri, infatti, hanno espresso preoccupazione per la volatilità del mercato dei bond dopo l'annuncio del maxi piano di stimolo.

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