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DRAGHI EUROPA PIU' STABILE
"La zona euro dimostra sicuramente maggior stabilità rispetto ad un anno fa" è quanto sostiene Draghi, davanti ad una platea di politici britannici e operatori della city, spiegando come sia percepibile qualche piccolo ma tangibile segnale di miglioramento sul fronte del credito e delle condizioni finanziarie.

Ma le condizioni economiche rimangono difficili e i governi devono andare avanti sul fronte delle riforme e dell'unione bancaria. La struttura del mercato del lavoro in alcuni Paesi deve essere riformata per riequilibrare" il sistema ed "evitare che il peso di condizioni più flessibili ricada in modo sproporzionato sulle nuove generazioni e aggiunge che "In alcuni Paesi dell'Eurozona l'alto tasso di disoccupazione giovanile è una minaccia per la stabilità sociale".

Draghi rivendica la tempestività e l'efficacia della Bce nel mettere in campo tutte le misure necessarie per evitare il collasso dell'eurozona. "Le nostre misure hanno dato ossigeno" a Paesi che erano "sotto la pressione di mercati guidati dal panico e che stavano spingendo l'economia in una posizione dove tassi d'interesse troppo alti, ossia a un livello inappropriato, avrebbero fatto avverare la profezia di un default"; agendo con ulteriore ritardo "sarebbe stato impossibile apportare le necessarie correzioni ed invece di arrivare al risultato di banche meglio capitalizzate e situazioni di bilancio più solide avremmo assistito ad un disastro economico-finanziario".

In un clima di crescente euroscetticismo nel Regno Unito – Draghi sostiene – che l'Europa ha bisogno di una Gran Bretagna più europea così come la Gran Bretagna ha bisogno di un'Europa più britannica.

SPREAD: PESANO LE PAROLE DI BEN
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali ha chiuso ieri sera , in finale di seduta a 263 punti base ma è doveroso far notare che, nel corso della giornata di ieri, è risalito fino a 272 punti base, massimo dal 5 maggio scorso.
Grande influenza sia sul debito italiano, che in generale sull'intero comparto della periferia europea, il clima di 'risk off' innescato delle parole di Ben Bernanke, il quale, come abbiamo scritto ieri, che ha ventilato la possibilità, qualora si verificassero miglioramenti congiunturali, di una riduzione del programma di acquisto asset della Fed nei prossimi mesi.
Il tasso del decennale italiano ha chiuso poco sopra la soglia del 4%, soglia superata dopo circa una settimana.

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