… che a differenza di quanto accaduto ieri per il titolo NUANCE, sul titolo MERCK siamo di fronte a dati societari migliori delle attese ( + 6 cent. $) ma con prospettive per tutto il 2013 inferiori (- 10 cent. $).
Insomma come la si gira e si rigira, continuiamo ad essere penalizzati, anche se su questo titolo portiamo a casa complessivamente un + 1,10%.
E noi duri a morire aspettiamo fiduciosi che il vento cambi. A seguire un breve sunto delle dichiarazioni della società circa i dati economici societari.
Quindi abbiamo venduto l'ultima metà della posizione su:
– MERCK (MRK.NYSE) (US58933Y1055) A 44,78 $.
"MERCK & CO., a fronte della concorrenza sui farmaci generici che una volta era il suo brand più venduto, ha tagliato la sua previsione per l'intero anno 2013 per minori vendite e ha detto di voler iniziare il suo programma di buy-back azionario fino a 15 miliardi $.
Merck ha tagliato la proiezione per l' intero anno 2013 di un utile rettificato a 3,45 dollari da 3,55 dollari per azione, 15 centesimi in meno rispetto agli orientamenti riportati nel mese di febbraio 2013. L'utile netto del primo trimestre è sceso a 1,59 miliardi $, o 52 centesimi per azione, dai 1,74 miliardi $, o 56 centesimi, del precedente anno.
Merck dal 2009, anno di acquisizione di Schering-Plough, stà eliminando posti di lavoro e cercando di stimolare la domanda di altri prodotti quali il Singulair farmaco per l'asma in vendita solo da agosto 2012. Le vendite di Singulair sono scese del 75% a 337 milioni dollari nell'ultimo trimestre, mentre lo Januvia farmaco per il trattamento del diabete, che ora è il prodotto top della Merck, è sceso del 4% a 884 milioni dollari.
Pertanto gli utili del primo trimestre sono di 85 centesimi per azione, battendo di 6 centesimi la stima media di 17 analisti compilati da Bloomberg. Gli utili rettificati sono stati aiutati da un beneficio fiscale per 439 milioni $, o 6 centesimi per azione. Cambi sfavorevoli di valute estere hanno tagliato le vendite del 2 per cento."
LA REDAZIONE.
Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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