Dopo attenta analisi abbiamo deciso di acquistare in collocamento il BtpItalia che chiuderà in anticipo l'offerta proprio oggi.
Buy 5% del portfolio al meglio (ovvero a 100)
BtpI isin it0004917958 scadenza 22/4/2017 cedola reale minima 2.25%.
Comprato a 100, ipotizzando una inflazione media a scadenza del 2%, renderà un 4,2% circa.
Perché compriamo:
Consapevoli dello stallo politico italiano e quindi del rischio volatilità sui Btp, restiamo dell'idea che il debito pubblico italiano, con uno spread sul Bund al di sopra dei 310 punti, abbia ancora valore.
Nello specifico abbiamo inoltre calcolato la breakeven inflation, cioè il livello di inflazione al quale risulta equivalente comprare un Btp classico o un Btp legato all'inflazione e ci pare che uno 0.76% di breakeven inflation sia assolutamente interessante.
Il Btp classico scadenza 1/5/2017 isin it0004793474 comprato oggi a 106.80 renderebbe a scadenza un 2.96%.
Il BtpI scadenza 22/10/2016 isin it0004863608 se comprato oggi a 101.35 renderebbe, ipotizzando una inflazione al 2%, il 4.15% circa.
Se invece ipotizziamo una inflazione allo 0,76% abbiamo un rendimento simile al Btp classico ovvero 2.96% Ciò vuole dire che finchè l'inflazione rimarrà al di sopra dello 0.76% il BtpI sarà più conveniente del Btp classico. Le scadenze dei due Btp qui analizzati sono diverse, ma il risultato finale non cambia.
L'inflazione italiana calcolata dall'indice Foi al netto del tabacco è in ribasso da inizio anno (1.6% dato di marzo), ma arriva da un 3% medio nel 2012 e segnaliamo che una medi storica sui 4 anni ci dice che l'indice si muove, in media, fra un +1.8% ed un +2.1%.
La nostra assunzione per una inflazione media per i prossimi 4 anni al 2% ci sembra quindi più che realistica.
Ricordiamo che chi sottoscriverà questo BtpI non avrà commissioni da pagare e che il controvalore investito sarà alla pari.
Rammentiamo inoltre che nei BtpItalia la rivalutazione del capitale è corrisposta semestralmente insieme alla cedola (rivalutata).
