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Cipro: il nostro commento


Brutto risveglio per l'Europa questa mattina con tutte le borse e i titoli di stato in netto calo.

La causa è Cipro. I ministri delle finanze europee, dopo "l'esperimento greco", ora sono alla volta di Cipro dove è stato proposto il ritiro forzoso fino al 9.9% sui risparmi dei cittadini (9.90% sui depositi otre 100k e 6.75 per gli atri depositi), condizione necessaria per ricevere la prossima tranche di aiuti per evitare il collasso bancario. I residenti riceveranno azioni dalle banche di cui sono depositari per un ammontare pari alla cifra prelevata.

Cipro rappresenta un precedente preoccupante per tutti i Paesi periferici e la tensione su tutta l'Europa è motiva: chi ci può garantire per davvero che noi siamo diversi?
Ricordiamo che solo fino a qualche giorno fa Nicosia affermava che una manovra del genere non sarebbe mai stata possibile.
La triste ma obiettiva realtà è che in Europa i risparmi non sono più al sicuro ed ogni giorno sembra che ci si voglia allontanare sempre di più da una "casa comune europea" e da una vera democrazia unica ed europea.

Andando un po' più nel profondo ci pare di capire che questa pesante scelta per Cipro sia stata fra l'altro motivata da un' anomalia del sistema bancario. Pare, infatti, che nel 2011 le sole banche russe avessero sull'isola asset per 35 miliardi, insomma forse nel caso di Cipro non si tratta solo di mala economia ma di qualcosa di più ampio.

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