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In attesa di un governo stabile il portfolio resiste!


Dopo il nostro ultimo acquisto avvenuto post elezioni italiane, abbiamo un po' tergiversato prima di scrivere nuovamente su queste colonne, poiché abbiamo voluto attendere un quadro politico un po' più chiaro e soprattutto eravamo in attesa della prima conference di Draghi post elezioni italiane.
Il quadro politico italiano, purtroppo, resta ancora alquanto incerto e sebbene un qualche accordo per un "governo tecnico e/o a tempo" ci pare alquanto probabile, la chiarezza ci sarà solo post fiducia ad un nuovo governo; sul fronte Bce, invece, le cose ci paiono molto più lineari.
Giovedì scorso la Bce ha lasciato tutti i tassi di interesse invariati, pur avendo discusso la possibilità di un taglio dei tassi e nonostante abbia rivisto al ribasso le previsioni di crescita e di inflazione. Draghi, alla sua prima conference post politiche italiane, ha risposto a molte domande sull'Italia (e questa è stata una novità poiché il Governatore non si è mai prestato più di tanto a commenti sul nostro paese) e fra le varie riposte ricordiamo le più importanti:
- "il risanamento dei conti pubblici (italiani) continuerà con il pilota automatico"
- "il piano Omt c'è e le regole sono quelle che sono, la palla è nelle mani dei Governi"
Ricordiamo che la nostra visione sui Btp è repentinamente cambiata (in positivo) dall'estate del 2012 da quando Draghi pronunciò il famoso discorso nel quale affermò che avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare l'Euro. Ora Draghi ci da ancora della positività sul nostro paese e non possiamo che concordare poichè, nonostante gli ovvi problemi politici, in effetti ci stiamo muovendo con il "pilota automatico": rammentiamo che nella seconda metà del 2011 vi furono 4 manovre correttive che, probabilmente, ci permetteranno di avvicinarci già da quest'anno a quell'importante pareggio di bilancio concordato con l'unione europea.
Ultimo ma non ultimo: il mercato ci pareva , prima dell'ultima riunione della Bce, estremamente preoccupato (per l'Italia) per l'assenza di un Governo con pieni poteri e quindi per l'eventuale impossibilità, in caso di necessità, di attivare l' Omt della Bce ovvero il piano salva stati. Post Draghi, il dubbio ci pare dipanato!
Attualmente il nostro porfolio è investito al 68% con un rendimento, a venerdì, del +0,89%, performance che ci pare più che dignitosa vista l'ampia volatilità delle ultime settimane.
Ultime news: a mercati chiusi l'agenzia di rating Fitch ha tagliato il rating dell'Italia portandolo da A- a BBB+ e si è così allineata al giudizio di S&P, mentre per Moodys abbiamo un notch in meno. La notizia non ha avuto impatti dirompenti sul mercato anche perché, un'altra agenzia di rating, la canadese DBRS, assegna all'Italia ancora un rating A. Ricordiamo che la Bce prende in considerazione il rating più elevato tra le 4 agenzie di rating e quindi, per ora, le banche italiane che richiedessero finanziamenti in Bce potrebbero ancora consegnare Btp come collaterale senza ulteriori e penalizzanti haircut.
Per la settimana entrante: per l'Eurozona segnaliamo l'importante EU Summit di giovedì e venerdì, nel quale verrà discussa la strategia di crescita da incorporare nello Stability and Growth Programme, allo scopo di cercare il giusto equilibrio fra austerità fiscale e crescita. Ci pare oramai che sia sotto gli occhi di tutti che la sola austerità non possa aiutare da sola la crescita di nessun paese, ci auguriamo che ciò sia chiaro non solo a noi.

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