Fondiaria Risparmio A: uno split sperato spinge il titolo


La confusione è massima nella fusione tra Fondiaria, Milano e Unipol specialmente per quanto concerne le tre azioni di risparmio.

La Milano ha in circolazione azioni di risparmio per le quali non si è tenuto conto, nel rapporto di concambio, della prelazione sui dividendi, come già segnalato nell'articolo "Milano Risp: un'arma nelle mani dei soci"). Una mossa masochistica di Unipol-Fondiaria che sembra poter fermare la fusione con Milano Assicurazioni, se i portatori di azioni risp Milano Assicurazioni dovessero bocciarla in assemblea.. Tutto franerebbe per una inezia,uno sgarbo verso i piccoli soci.

Situazione molto simile per le due azioni risp di FONSAI, specialmente per la Fondiaria A.
Esistono infatti due azioni risp Fonsai in circolazione. La prima Fonsai A (era la vecchia in circolazione da decenni) ha un valore nominale di 100 euro e quota 92 euro. Ha la prelazione del 6,5% sul dividendo. Non avendo incassato il dividendo da due anni al primo stacco avrà la prelazione su 13 euro (2 anni) + il dividendo minimo annuale di 6,5 euro. In pratica, al primo esercizio in utile, staccherà, lordo, 19,5 euro su un valore che ora e' di 92 euro. Quanto sopra ci ricorda un poco quanto successo con le nostre beneamate Edison risp pochi giorni fa..

La seconda Fonsai risp, detta B, ha un nominale di 0,565 euro e prelazione sempre del 6,5% su tale nominale. Ma per ora non c'è da recuperare dividendi pregressi.

Le azioni risp A, per una intricata situazione che vi risparmio ma che potrete leggere anche su MF uscito venerdì, sono leggermente sfavorite nel caso di esercizi con utili crescenti.

Per rimediare questa situazione l'Avvocato Dario Trevisan, che stimiamo moltissimo e con il quale avevamo cercato a suo tempo di lottare contro il sopruso di De Ferrari che aveva calpestato i privilegi dell'azione risp De Ferrari ha proposto, a nome di svariati fondi di investimento che rappresenta e che possiedono le Fondiaria Risp A che si faccia uno split. Desidera saggiamente che il nominale delle due azioni risparmio diventi uguale e pari a 0,565 euro . Questo può avvenire, senza nessun costo per la società, dando 177 nuove azioni A, dal nuovo ridotto nominale di 0,565 euro, ogni vecchia A posseduta dal precedente valore nominale di euro 100.
In tal modo anche le discussioni sul rendimento delle due azioni risp cadrebbero.

La cosa importante da segnalare – che avrebbe ripercussioni in borsa – è che in tal modo l'azione FONDIARIA A di nuova emissione -ex split varrebbe 0,52 euro (se quota 92 quella a 100 euro di nominale, quella con nominale 0,565 quoterebbe 0,52) mentre l'altra, quella chiamata Fondiaria Risp B, con lo stesso nominale e la stessa prelazione del dividendo, quota ora 0,84

Tutto questo dimenticando volutamente che la Fondiaria A- anche splittata, dovrebbe avere la prelazione sui dividendi vecchi che renderebbe ancor più interessante l'operazione.

Se questa mossa dell'avvocato Trevisan fosse coronata dal successo le azioni FONSAI risp A e quelle risp B avrebbero le stesse caratteristiche,ma una quoterebbe 0,52 euro,(quella che ora quota "piena" 92 euro) mentre l'altra sarebbe a 0,84. Tutti possono immaginare cosa accadrebbe.
L'operazione di splitting,che non costerebbe nulla al gruppo dirigente, eviterebbe inoltre un voto negativo alla fusione.
Vediamo quanto decidono i vertici Quanto accaduto su Milano risp non ha esaltato.. Per Milano risp attendiamo infatti ancora una mossa piu' favorevole ai piccoli soci. risp….che hanno anche l'arma di far saltare con il loro "no" la fusione…delle Milano con Unipol-Fonsai

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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