La scorsa settimana non ho commentato né il Monte dei Paschi né Saipem. Non c'è niente da dire, siamo un capitalismo in Italia che vive sulla truffa e quindi avrei annoiato i lettori con gli stessi discorsi che andiamo ripetendo da tempo immemorabile sulla competitività del nostro sistema economico. Prendo la penna invece questa settimana per scrivere due cose che potrebbero essere interessanti.
La prima riguarda la situazione tecnica del nostro mercato, che rimane appesa un filo e lo sarà fino alle prossime elezioni politiche. Sembra di essere tornati agli anni '80 quando per fare Borsa in Italia dovevi leggerti almeno tutti i commenti di politica che comparivano sui giornali perché la nostra economia (e lo si è visto negli ultimi anni) dipendeva dalla politica. Così eravamo e così siamo rimasti. La cosa buona in questo momento è che il Ftse All Share non riesce a scendere pesantemente (come dovrebbe) e sebbene sia ancora sul fondo del barile rispetto a tutti gli altri indici internazionali (forza relativa assolutamente negativa) rimane in uno stato di limbo che potrebbe anche fare ben sperare (in caso di vincita delle elezioni di un qualsiasi partito responsabile
non sto dando indicazioni di voto
sto semplicemente scrivendo delle banalità).
Quello che mi stupisce a livello di singoli titoli è che dopo anni di cura fatta solo di titoli stranieri (e con il senno del poi abbiamo avuto ragione) sono costretto a tornare ad occuparmi potentemente di titoli italiani. E anche a piazzare qualche buy, incredibile dictu, dopo aver ricominciato ad acquistare azioni italiane praticamente a distanza di un secolo dall'sms del maggio 2007 di liquidare tutto il portafoglio.
Siamo ovviamente dentro a ASTM, Yoox, Ferragamo, BB Biotech. M piacciono i seguenti titoli azionari italiani e da un momento all'altro potrebbe scattare il buy: