Piano Bar di Virginio Frigieri
*Per ora parlerei di "salutare correzione"
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Il quadro tecnico del 08/12/13
A parte il fatto che il nostro indice, come da copione resta il più triste di tutti, se andiamo oltre e guardiamo quelli seri, l'ultima settimana ha visto una correzione che, se consideriamo la bella galoppata messa a segno dai primi di ottobre a fine novembre, dal mio punto di vista oltre che fisiologica va considerata addirittura salutare, perchè da modo ai vari indicatori di scaricarsi dall'ipercomprato in cui si stavano infilando. Dopo il rimbalzo in chiusura di venerdi non mi dispiacerebbe se la correzione prendesse anche buona parte della prossima settimana. A parte questo non mi aspetto disastri da qua a fine anno, e forse anche la prima parte del 2014 potrebbe tenere visto che prima di marzo la FED non inizierà a chiudere i rubinetti.
Se guardiamo il grafico del Dow Jones vedete bene che anche la violazione della trendline rossa ed una ulteriore discesa in area 15.600 – 15.400, non comprometterebbe ancora nulla dell'impianto rialzista in atto. Inoltre con ogni probabilità la prossima settimana dovrebbe dare modo al ciclo dinamico di resettarsi.
Per completezza mettiamo anche gli altri indici americani dove la situazione non è molto diversa.
Rendimenti dei T-Bond:
Come avevamo anticipato due settimane fa i rendimenti si sono mossi al rialzo e sul decennale hanno toccato in intraday venerdi il 2,93% (si paralva di un target minimo intorno al precedente massimo del 3%; sul trentennale si è addirittura rotto il massimo precedente arrivando a quota 3,97%.
Nel giro di un paio di mesi il decennale potrà portarsi anche in zona 3,18 – 3,20%.
Euro-Dollaro:
La situazione sull'Euro-Dollaro si è andata un po' complicando nelle ultime due settimane con una sorta di doppio zigzag sul grafico a 2 o 4 ore. Ora il ritracciamento dovrebbe essere sulle battute finali, visto che ha raggiunto il 76,4% dell'onda i cerchiata. Se i prezzi continueranno a salire dovremo rivedere il modello d'onda, mentre un ritorno sotto 1,3524 darebbe un forte segnale che l'onda iii cerchiata al ribasso è iniziata.
Oro e Argento:
La rottura al ribasso di quota 1.185 $/onz ci ha permesso di cancellare l'ipotesi onda 4 in estensione
e di risistemare il conteggio delle onde come si vede nel grafico.
Il trend ribassista dunque proseguirà finchè non sarà terminata l'onda (5) presumibilmente intorno a quota 1.000 $/onz.
Situazione analoga sull'argento che una volta rotto 18,20 $ potrà scendere ulteriormente almeno fino a quota 16.
alla prossima