RIUNIONE FED
Sul finire dell'ultimo incontro di politica monetaria (l'ultimo con Bernanke presidente) la Fed ha deciso di ridurre il ritmo del suo acquisto di asset di 10 miliardi di dollari al mese, da 85 miliardi mensili a 75 , tagliando di 5 miliardi di dollari al mese l'acquisto mensile di titoli del tesoro (dai precedenti 45 miliardi agli attuali 40) e di altri 5 miliardi di dollari al mese gli Mbs (da 40 miliardi a 35 miliardi).
Dopo un iniziale declino, le borse hanno rimbalzato sulla notizia, indicando che gli investitori hanno visto l'azione della Fed come una conferma del miglioramento dei fondamentali economici.
Segnaliamo inoltre che come da previsioni la guidace della Fed è stata molto chiara: i Fed Funds verranno mantenuti vicino allo zero anche molto dopo che il tasso di disoccupazione sarà sceso sotto il 6.5% (oggi è al 7%) e quindi con ampie probabilità fino al 2015.
UNIONE BANCARIA
L'Unione Europea pur definendo un piano che consenta di chiudere le banche in fallimento, non è arrivata a concludere un più ambizioso programma per unire i paesi della zona euro nella gestione degli emittenti in difficoltà. La Germania, tuttavia, continua a opporsi all'uso dei fondi della zona euro per sostenere uno schema di gestione delle banche in difficoltà .
Ieri Saccomanni ha mostra soddisfazione per il procedere dei lavori in sede Ecofin . La notizia è positiva per il nostro settore bancario, ma serviranno ancora molti anni per una vera unione bancaria.
GIAPPONE
La nostra chiamata pare per ora più che corretta: post tapering il Nikkey chiude al massimo degli ultimi 6 anni con un UsdJpy che supera intraday quota 104.
Restiamo positivi sul Nikkey e negativi sullo Yen
