Piano Bar di Virginio Frigieri
*L'ultimo degli eretici
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Quest'anno ho dato un certo spazio in termini di articoli e/o filmati per cercare di fare capire perché l'euro ci ucciderà. A parte il mio pensiero molto modesto e poco blasonato, a giugno abbiamo visto cosa diceva Luttwak, poi a settembre vi ho portato in evidenza i filmati di una conferenza dove a turno un gruppo di docenti reazionari ed "eretici" come il prof. Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Paolo Savona, Giuseppe Guarino , Antonio Maria Rinaldi, e Giorgio la Malfa, hanno dibattuto dei pro e dei contro di restare o uscire dall'euro.
Chiudiamo l'annata con l'ultimo degli eretici
un pericoloso estremista figlio di un democristiano doc che risponde al nome di Nino Galloni, che avendo ricoperto ruoli governativi al Ministero del Tesoro alla fine degli anni '80 in un governo Andreotti (credo l'ultimo) ci offre non solo una lezione di economia ma anche di storia in cui si capisce quanto stiano sui co
.oni ai tedeschi, questo esercito di Partite IVA deciso a sopravvivere a qualunque prezzo e qualunque costo e che sta impedendo di fatto la completa deindustrializzazione dell'Italia dopo che il gioco era riuscito perfettamente con le grandi industrie da Olivetti a Telecom, Montedison e tante altre che avevamo negli anni '60 e '70 ed ora sono scomparse. Viene in mente quella barzelletta del tipo che uccide la moglie e all'osservazione del giudice "d'accordo che l'ha uccisa
ma che bisogno c'era di svuotare l'intero caricatore??…" ; _"Eh signor giudice quella non stava fermaaaa!!"
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E' amara, ma la Germania ricorda tanto quel marito e l'Italia quella moglie
Chi avrà la pazienza di seguire per un'oretta scarsa il filmato di oggi, si potrà rendere conto del mostruoso progetto portato avanti da Germania e Francia alla fine degli anni '80 per togliere di mezzo uno scomodo terzo incomodo che eravamo noi. La Francia voleva garanzie e protezione dalla Germania e premeva per fargli accettare l'idea di abbandonare il marco per passare all'euro; ma la Germania alla fine accetterà solo in cambio di un piano francese di deindustrializzazione dell'Italia, perchè se l'Italia fosse restata forte dal punto di vista produttivo ed industriale, il patto tra Kohl e Mitterand sarebbe rimasto lettere morta e alla fine la Germania avrebbe pagato pesantemente sia per la sua riunificazione che per la rinuncia alla sua moneta.
Inizia da allora, dalla fine degli anni '80, primi anni '90 la svendita dei nostri gioielli, sotto la duplice pressione dei finti "amici europei" e di quegli affaristi italiani che qualche scellerato chiamerà addirittura "capitani coraggiosi" che con la complicità della politica avrebbero fatto grassi affari alle spalle della collettività comprando aziende a prezzi di saldo che dopo poco tempo aumentavano di enne volte il loro valore o tramite quotazioni in borsa o tramite cessione a multinazionali straniere.
Con un linguaggio semplice comprensibile a tutti Nino Galloni di cui ricordo gli ultimi libri "Moneta e Società" e "Prendi i tuoi soldi e scappa", ripercorre quegli anni come è cambiato il capitalismo con l'avvento della globalizzazione e cosa dovrebbe fare ora l'Italia.
Buona Visione !