Gentili lettori di LombardReport, ben ritrovati.
Riprendiamo le fila del mostro portafoglio, che non ha mancato di darci soddisfazione anche in questi primi giorni del 2013. Infatti incassiamo un upside complessivo dello 0,43% in circa 20 giorni, grazie al mantenimento del buon trend rialzista sul comparto del fixed income.
Vediamo subito il dettaglio.
Il portafoglio valorizza, al close di ieri, una performance del 3,94% contro un 3,51% della precedente valutazione, dandoci quindi il polso della forza del mercato obbligazionario. Tuttavia credo sia bene iniziare ad essere guardinghi e prudenti, poiché la possibilità di essere in prossimità di un massimo di periodo non è poi così remota, opinione già espressa anche da altri miei colleghi e che condivido appieno.
Per ora rimaniamo posizionati su queste asset, mantenendo ancora qualche giorno il 20% di liquidità libero, per andare poi a posizionarlo su qualche strumento monetario con rendimento > 0%.
E qui c'è una novità.
Infatti, da quest'anno, il portafoglio ETF ed ETC si arricchisce anche di Fondi e Sicav, a patto che siano ben gestiti, e che abbiano costi ragionevoli.
La ratio di questa apertura ai prodotti del risparmio gestito risiede nel fatto che, dopo tanti anni di mestiere (sono ormai oltre due lustri che mi occupo di trading, investimenti e consulenza indipendente), si tende ad abbandonare le posizioni "talebane" estreme, e si diventa più obiettivi e pratici.
Non si stupisca quindi chi mi conosce e segue da tempo, e ricorda la mia totale e feroce avversione nei confronti del risparmio gestito: oggi vi sono mercati di interesse che sono raggiungibili solo attraverso dei fondi specializzati o Sicav, perché gli ETF non coprono tutte le possibili asset, o talvolta pur esistendo come replicanti, non sono sufficientemente liquidi e trattabili.
Non da ultimo, dopo anni di mestiere e di studio, devo riconoscere che vi sono alcune case di gestione in grado di offrire un vero valore aggiunto al sottoscrittore di alcuni comparti; infine, quando si può contare su modelli quantitativi di selezione dei migliori comparti, movimentando dinamicamente il portafoglio, a vantaggio dell'ottimizzazione del rapporto rischio/rendimento, non vi è ragione di non considerare l'inserimento in portafoglio di un fondo o Sicav ben gestito e con costi ragionevoli.
Ho avuto modo di articolare bene questi concetti anche sul primo numero della prestigiosa rivista Tarder's, versione italiana, su cui ho l'onore di scrivere sin dal primo numero, curando proprio una rubrica sull'asset allocation. Per chi fosse interessato può prenderne visione scaricando il pdf allegato.