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BCE: riunione di Gennaio


Come ampiamente anticipato da più parti, la riunione di gennaio si è conclusa con tassi fermi e nessuna novità sul fronte delle misure non convenzionali. La decisione sui tassi questa volta è stata unanime, mentre il mese precedente il consenso era stato solo "prevalente" .

Le novità che spiegano lo spostamento del consenso all'interno del Consiglio sono la minore frammentazione dei mercati e i primi segnali di stabilizzazione ciclica. Inoltre, la valutazione dei rischi per la stabilità dei prezzi è rimasta invariata.

Per quel che riguarda la crescita, i rischi di riduzione sono ancora presenti ma la BCE valuta che una svolta si avrà nel corso del 2013, grazie alla politica monetaria accomodante, alla minore frammentazione dei mercati e a un'accelerazione della domanda mondiale. Un possibile taglio dei tassi non è ancora escluso del tutto, dal momento che rimane ancora un elevato grado di incertezza, ma è diventato meno probabile in vista del netto miglioramento delle condizioni di mercato.

La BCE, come ci aspettavamo, difficilmente introdurrà nuove misure di liquidità. Di contro, il presidente della BCE ha detto esplicitamente che non ritiene sia ancora il momento di parlare di una 'strategia di uscita'.

Infine, Draghi ha confermato che a partire dal 22 gennaio la BCE comunicherà settimanalmente quanti fondi immessi con le aste triennali saranno restituiti spontaneamente dalle banche. Si ricorda che le nostre stime sono per un ritorno di poco inferiore ai 200 miliardi di euro su un totale di 972 miliardi assegnati con le due aste.

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