Oro: gli ETF che è meglio evitare per ragioni fiscali


Mentre il rialzo di oro ed argento dispensa soddisfazione ai lettori del lombardreport grazie ai nuovi massimi cui sono ritornati PHAU – ad ex – oltre quota 132 euro non possiamo non avvisare gli amici che ci seguono, spesso irretiti dea consigli errati di investimento – sui rischi che sono presenti nell'acquisto di due popolarissimi e validissimi ETF americani, quotati in USA con la sigla GDX e GDXJ.
Il primo rappresenta le miniere piu' importanti, il secondo,molto allettante, le junior, ben piu' speculative.
Ma ben pochi vi dicono che questi due titoli,facilmente acquistabili dal nostro pc, NON sono armonizzati. Chi li compera e poi li vende dovra' denunciare l'utile nella dichiarazione UNICO. Percio' molto meglio rivolgersi -per i gold-bug che amano l'oro -alle singole azioni, come RGLD o SLW su cui abbiamo posto a suo tempo gli occhi per la forza relativa oppure seguire -quotati anche in Italia. l'ETF di RBS dalla sigla GOLDA che riflette, pur se con ampio spread di circa l' 1% – le miniere d'oro. Ma questi sono ETF armonizzati e nessuna conseguenza fiscale li opprime (a parte pagare il 20% di capital gain)

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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