Ecco un'altra settimana da brivido Certo, ce l'aspettavamo una reazione dei mercati alle mosse della FED e della BCE, ma non di questo tipo! Per prima e' giunta la decisione della FED di lasciare i tassi invariati, e questo non ha sortito alcun effetto; poi e' venuto il momento della BCE: questo si', invece, ha fatto sbandare fortemente gli indici azionari! Le parole di Draghi, a quanto pare, sono state dapprima interpretate negativamente perche' esprimevano una certa impossibilita' di intervento della BCE a causa della contrarieta' dei membri tedeschi. Su questa valutazione si sono scatenate le vendite a man bassa sui mercati europei, facendo perdere al FTSEMIB fino al 4.64% (guadagnava quasi il 2% fino a quel momento) e spingendo lo spread BTP-BUND sopra quota 500. Poi il giorno dopo, venerdi', i mercati hanno innescato una poderosa retromarcia, consentendo al FTSEMIB di guadagnare il 6,34% e raffreddando lo spread fino a quota 463. Ma perche' questo cambio repentino? Probabilmente gli operatori hanno rivalutato le parole di Draghi, che in effetti ha detto questo: 1) la BCE attivera' il riacquisto di bond sulle scadenze più brevi; 2) l'ESM non avra' licenza bancaria ma cosi' sara' piu' libera e decisa nel riacquisto; 3) gli stati in difficolta' dovranno dichiarare formalmente il bailout per ottenere gli acquisti dei propri titoli. Quindi, in realta', Draghi ha lasciato intendere che qualche misura efficace ci sara'. Resta pero' la nostra forte perplessita' in quanto i fondi che dovrebbero servire per effettuare gli acquisti sono al momento inconsistenti: l'EFSF ha quasi esaurito le proprie disponibilita' e l'ESF potrebbe anche essere bocciato dalla corte costituzionale tedesca Se aggiungiamo che l'economia reale e' in continua contrazione, basti pensare al recente -20% nel settore vendite auto in Italia, non c'e' motivo di essere euforici come invece lo e' stata la borsa venerdi'. Inoltre non si placano le agenzie di rating nell`annunciare declassamenti: ora e' la volta di Standard&Poor's che ha tagliato il rating di 15 istituzioni finanziarie italiane. Se consideriamo l'indice FTSEMIB, dal punto di vista grafico, dopo il minimo segnato in area 12300 una decina di giorni fa, siamo adesso oltre i 14100 ad un passo dalla prima resistenza in area 14500 mentre la seconda, piu' importante, e`in area 15000. Solo il superamento di quest'ultima potra' terminare il lungo corso ribassista in atto dalla primavera dell'anno scorso e farci sperare nella partenza di un trend piu' favorevole. Viceversa, se dovesse mancare forza ai corsi azionari, valuteremo come molto negativo il passaggio dell'indice FTSEMIB al di sotto delle soglie 12900 e soprattutto 12300. In ogni caso, anche se l'euforia di venerdi' ci indurrebbe ad entrare long, continueremo ad essere cauti in quanto la volatilita', ormai elevatissima, potrebbe far scattare erroneamente sia un ingresso che lo stop che mettiamo a protezione.
Sul nostro portafoglio avevamo soltanto Luxottica long dal superamento di quota 28.5, ma questa settimana e' stato stoppato in quanto e' sceso sotto lo stop stretto che avevamo impostato appena sotto 28. Con la BCE alle porte non volevamo rischiare…. e comunque si sarebbe potuto rientrare come dicevamo, ma abbiamo preferito restare fuori per la troppa volatilita'. E, ad ogni modo, gli stop stretti fanno il loro dovere!
Per la settimana entrante proveremo ad entrare long su Impregilo sopra 3.12 livello che corrisponde sia al massimo della scorsa settimana che alla ribassista partita dai massimi di giugno. Cercheremo di cogliere la possibile fine del trend ribassista di breve insomma.