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Portafoglio a rischio contenuto: don't fight the ECB.


Più 6,3%! Questo sarebbe il rendimento del nostro portafoglio a rischio contenuto se fossimo già partiti.
Usiamo il condizionale poiché il servizio è appunto appena partito, ma già vedere che le nostre idee nell'arco di solo 7 giorni lavorativi avrebbero incrementato il nostro ed il vostro portafoglio significativamente, ci fa partire con carica e determinazione.

Venendo a noi, vediamo che cosa è successo negli ultimi giorni di significativo per decidere cosa inserire ufficialmente nel nostro portafoglio a rischio contenuto.
Giovedì scorso si è avuta l'importante riunione periodica della Bce, ed a seguire il crollo dei titoli azionari italiani e dei paesi così detti periferici e l'incremento dei rendimenti di Btp e dei titoli Spagnoli (ricordiamo per chi non tratta obbligazioni che se un titolo obbligazionario cala di prezzo il suo rendimento ovviamente aumenta), perché? Draghi il 26 luglio aveva reso pubbliche dichiarazioni molto forti "..entro i limiti del suo mandato la Bce è pronta a fare qualsiasi cosa per salvare l'euro" ed il mercato, considerando Draghi banchiere serio ed affidabile, si era illuso che potesse già da subito fare qualcosa di eccezionale, tipo comprare senza limiti bond dei paesi in difficoltà. Nella riunione di giovedì 2 agosto invece la Bce non ha intrapreso nessuna azione, come invece il mercato si aspettava, e da lì tutti a vendere tutto.
In realtà le parole di Draghi nel meeting del 2 agosto sono state assolutamente nuove e se le vogliamo riassumere in un punto solo sarebbe il seguente: l'euro è irreversibile! Punto! Non è poco, soprattutto detto da Draghi.
In realtà ci sono state altre novità, un po' per gli addetti ai lavori ma a dir poco molto importanti:
1) La Bundesbank (la banca centrale della Germania), è isolata: è stata l'unica che nella riunione del 2 agosto si è opposta all'idea di riprendere l'acquisto di titoli di stato dei paesi in difficoltà.
2) La Bce si è detta disponibile a perdere il proprio status di creditore privilegiato in caso di acquisto di titoli di stato spagnoli o italiani. Ricordo che tutti i detentori di bond greci hanno subito un default, ma questo non è accaduto per la Bce. Questa nuova apertura da parte della Bce non è cosa da poco poiché riduce di fatto il rischio dei titoli di stato italiani poiché, in un eventuale avvenimento alla greca, non ci sarebbero più due classi di Btp (una in mano alla Bce con alti privilegi ed uno in mano ai privati) ma una sola.
3) Draghi ha previsto la riattivazione del programma per acquistare titoli di stato dei paesi in difficoltà. Tale intervento non sarà immediato ma sarà sottoposto alla richiesta formale di aiuto da parte degli stati (e ciò inizialmente non è piaciuto al mercato) all'EFSF/ESM (cioè il fondo-i salva stato) ed a seguire la Bce potrà acquistare titoli sul mercato soprattutto nelle scadenze brevi (2/3 anni). Tali acquisti potranno non essere sterilizzati come quelli avvenuti nel 2011. Precedentemente la Bce comprava titoli di stato dei paese in difficoltà e contemporaneamente drenava liquidità per evitare surriscaldamenti nell'offerta di moneta. Ora invece si può evitare ciò per rendere più incisiva la politica monetaria, come dire, un po' d'inflazione a chi è indebitato male non fa.
Riassumendo: a nostro modesto parere c'è stato un importante cambio di regime da parte della Bce e parafrasando un vecchio detto coniato per la Fed potremmo dire "Non combattere la Bce". Ricordo che una banca centrale, quando vuole combattere la speculazione (se di speculazione si tratta), ha tutte le armi a disposizione e l'esempio pratico dei nostri giorni lo abbiamo avuto con la banca centrale svizzera sul mercato dei cambi (quando ha deciso di non fare più apprezzare il franco svizzero la speculazione è pressoché finita).
In relazione a quanto detto restiamo dell'idea che in questo momento una parte del portafoglio sia da riservarsi ai Btp: un'eventuale ritorno di tensione sui Btp lo sfrutteremo con degli acquisti selezionati e mirati, che potrete ricevere via mail in tempo reale appena ce ne sarà l'opportunità.

AD MAIORA

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