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A breve una new entry: portafoglio a rischio contenuto


E' ufficiale siamo in guerra, una guerra non convenzionale combattuta non con i fucili ma con i computer sui mercati finanziari. Stiamo vivendo momenti eccezionali con una incertezza per il futuro fortissima dove, pare, che tutto sia possibile nel bene o nel male e dove tutto può accadere nell'arco anche di pochi minuti. In queste condizioni il "padre di famiglia", non può che trovarsi disorientato ed incapace nel decidere dove investire i propri risparmi accumulati e sudati duramente.
Con questa nuova rubrica speriamo d'essere d'aiuto proprio al "padre di famiglia" con un'analisi obiettiva dei mercati finanziari e con l'identificazione del migliore investimento a basso rischio in relazione al rischio/rendimento nel singolo periodo analizzato.
Andando nello specifico dove investire in questo momento? Non vogliamo qui precorrere le analisi ed i segnali operativi che partiranno a breve sul Lombard per chi vorrà seguire un "portafoglio a rischio contenuto", ma diamo solo un'anticipazione di quello che sarà il nostro arduo compito in uno dei momenti più difficili dal dopo guerra ad oggi per la finanza italiana. Quale titolo presenta il migliore rischio/rendimento in questo momento? Condividiamo le ultime analisi del nostro columnist Lorenzo Batacchi sui BTP ed aggiungiamo alcuni elementi utili per un'analisi fredda seria e ponderata.
Partiamo con il dire che nelle ultime asta di medio periodo, circa la metà dell'ammontare del debito pubblico italiano collocato è stato sottoscritto da fondi esteri. Inoltre segnaliamo che nel 2013 le emissioni di titoli di Stato italiani si riporteranno a livelli pre-crisi del 2003/2007 (si avranno minori importi in scadenza di titoli di Stato e si avrà un minore fabbisogno di cassa), cioè da 450 miliardi di emissioni attese per il 2012 si passerà a 415 miliardi e ciò presumibilmente ridurrà il premio al rischio di liquidità per i Btp (Fonte Banca Intesa). Inoltre ricordiamo che il Programma di Stabilità del governo Monti ha indicato avanzi primari per il 2013 pari al 4,9% rispetto al 3,6% atteso per quest'anno. Ultimo ma non ultimo, ricordiamo che gli Usa, il Giappone ma anche l'Inghilterra non hanno debiti pubblici tali da permettere emissioni di titoli di stato vicini a rendimento zero come invece sta accadendo, ma hanno tutti una banca centrale libera ed indipendente con la facoltà di stampare moneta. Questa è la vera differenza monetaria fra Europa ed il resto del mondo, ma se Mario Draghi riuscirà a fare quello che fanno gli altri, allora anche i rendimenti dei nostri titoli di Stato cambieranno repentinamente (cioè scenderanno) e la scorsa settimana ne abbiamo avuta prova.
Per le motivazioni suddette e sulla base di altre analisi proprietarie che vi sveleremo prossimamente, vi segnaliamo in anticipo che entreremo su alcuni Btp con scadenza a 5 anni non appena torneranno su rendimenti considerati dai nostri modelli più che interessanti, ovvero intorno al 6% di rendimento lordo a scadenza.

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