Un semestre discreto per il portafoglio a scarso rischio


Una frustrazione utilizzare una linea telefonica in un paesino semi-abbandonato anche dagli dei….Con promesse da marinaio di un pronto ristabilimento della linea telefonica – cui è collegato il pc con adsl. Ed invece, come nel centro dell'Africa (ma magari con qualche satellitare la' vanno meglio….) non riuscire a collegarsi. L'i-phone è una bella invenzione, ma scrivere lunghi articoli su quella splendida tavoletta e' praticamente impossibile. Mi dovro' convertire velocemente all'i-pad per evitare il ripetersi di queste arrabbiature. Per la cronaca la linea ancor oggi, dopo 7 giorni, non c'era quando ho lasciato la casa.

Ed ora torniamo ai nostri temi. In primo luogo il commento semestrale al nostro striminzito portafoglio a scarso rischio. Effettivamente e' stato a scarso rischio. Il 50% in ETF oro fisico-da lungo tempo in posizione- ci fa dormire tranquilli e l'aumento del prezzo del dollaro ha piu' che coperto la discesa del metallo. La posizione in bond CV Banca Pop Emilia Romagna 3,7% ha dato un buon reddito (quotava ancora 100 un paio di giorni fa). BIM 1,5% CV è invece sugli stessi prezzi. Ormai rende il 7% con l'opzione su un eventuale aumento di capitale valutata meno di zero. Proprio quello che ci piace: una cosa gettata via a costo zero.
Nel corso del semestre tre veloci variazioni su titoli azionari, In primo luogo l'80% di salita della nostra darling Bonifiche Ferraresi. E qui aspettiamo fine anno/inizio 2013 per l'asta per tornare sulle valutazioni. Ora sembra in fase di oblio attorno a 36 euro. Chiaramente non ho venduto quelle azioni che sapete possiedo da tempo (9 anni….)
Edison ord. ci ha offerto un delizioso p/t a zero rischio salendo da 0,84-0,85 a 0,888 in attesa dell'opa a 0,89.
La veloce puntata sulla risp Edison, liquidata quasi totalmente come scritto su queste colonne a suo tempo,mantiene un fascino perverso: credo che l'OPA-che sara' lanciata tra pochi giorni- non la riguardi. EDF fa la taccagna..Ma se EDF non lancia l'opa sulle risp (che sono solo il 2% del flottante) si trovera' una bella gatta da pelare: niente meno che UBS che ne possiede il 65%. Non mi farebbe piacere avere un socio incavolato di tale stazza. Ricordando poi, come scritto a suo tempo, quello che successe per RAS risp ci viene il pensierino di sfruttare eventuali FORTI discese sul titolo risp per mettere da parte un pacchettino da dimenticare. Al primo utile rendera' un 15%-20% almeno (non dimenticate il cumulo dei due dividendi con vn 1 euro oltre a quello che staccheranno prima o poi). Ma aspettiamo a posizionarci. Deve essere dimenticata e scendere. Altrimenti,se dovesse salire, venderemo quell'ultima mini-quantita' che non abbiamo a suo tempo liquidato e che rappresentava l'utile dell'operazione sperando di divertirci in seguito con UBS
Manteniamo anche quelle poche obbligazioni in corone svedesi e norvegesi prese un mese fa e salite di un paio di punti grazie all'improvvisa ascesa nelle scorse settimane delle due valute.Un po' di diversificazione non guasta.

Basta ora con il passato. Pensiamo al futuro. E qui siamo-come mi ha scritto ieri un giornalista del SOLE 24 Ore- con "navigazione a vista".
Sempre sul SOLE 24 Ore mi ha fortemente sorpreso il cosmico pessimismo di un serissimo e solitamente tranquillo-oltre che bravissimo- commentatore: Walter Riolfi.. Sabato a pag 42 ha scritto un articolo molto.molto preoccupato sull'euro.Domenica ho ricevuto decine di telefonate di gestori che mi chiedevano commenti su quel pezzo. Riolfi ha captato qualche cosa di cupo? Il suo pessimismo cozza con la lettera di Faber,ricevuta pochi giorni fa. Il serio guru si sbilancia consigliando qualche acquisto nell'Europa meridionale,su titoli solidi a buon rendimento. Saggiamente dice di non comperare obbligazioni che non rendono niente (Treasury Bill, Bund etc). Mai comperare sui massimi.Mentre invece talune azioni-come le italiane-hanno perso il 70% dai massimi di anni fa. Ma sono solide e operano in tutto il mondo.
Se infatti,aggiungiamo noi, ci fsse il patatrac dell'euro preferiremmo avere azioni di Atlantia, Telecom, Prysmian, Diasorin, Sorin, Recordati, Autostrade Meridionali, Bonifiche Ferraresi, BB Biotech-anche se praticamente con soli titoli USA-, ENI, Alerion, Falck R etc etc piuttosto che obbligazioni. Queste azioni rappresentano beni REALI, non promesse di pagamento. Davanti ad una situazione eccezionale…meglio i beni reali.
Penso che la situazione peggiorera' prima di migliorare. Specialmente dal lato -purtroppo-della disoccupazione. Rimango dell'avviso del Cavalier H. Schultz, che aveva scritto nel 2007 (!!!! )." Il ritorno ad una situazione migliore ci sara' nel 2017". Per ora cerchiamo di salvare i nostri sudati portafogli..Nessuno conosce il futuro. NESSUNO, ad iniziare dai leader politici che anzi al contrario di Schultz e del lombardreport.com che ne riportava il pensiero non avevano previsto il crac del 2008 e non sono poi intervenuti nel regolamentare il mercato internazionale bloccando i derivati, fonte di ogni disgrazia per le economie mondiali. Tutto questo perché un pugno di speculatori bancari guadagni pochi centesimi affondando le obbligazioni di Stati e mandando in malora molti risparmiatori costretti a vendere.
Monitoriamo da vicino quanto accade ricordando che il migliore investimento e' sempre su se stessi,migliorando le conoscenze con la lettura. E speriamo che l'Italia riesca a mostrarsi unita in questo difficile frangente. Trovare sindacati e industriali stranamente alleati contro il primo ministro che coraggiosamente,novello Sella, cerca di salvare il salvabile di questa "povera Patria" (Battiato) per cercare di evitare il patatrac è desolante.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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