Siamo passati dall'ottimismo sfrenato di venerdi' 29 giugno, con l'indice FTSEMIB che decollava di oltre 6 punti percentuali, ad una paralizzante doccia fredda tra giovedi' 5 e venerdi' 6 luglio, in cui l'indice ha ritracciato complessivamente di oltre 5 punti percentuali! Questi movimenti esprimono cio' che pensa il mercato in merito alle strategie dell'eurozona e dell'economia in generale: infatti sembravamo incamminati finalmente in un sentiero ormai facile ed in discesa e invece siamo tornati ad inciampare su delle buche molto profonde. Dopo i provvedimenti benefici decisi dal consiglio europeo del 28 giugno, ora, a frenare gli entusiasmi, sono stati proprio i termini vaghi di quei provvedimenti, per i quali la Merkel e' stata contestata al Bundestag e la Finlandia ha espresso il suo diniego (l'Efsf non puo' per statuto comprare i bond se non all'unanimita' – lo potra' fare l'ESM, ma non e' ancora operativo). Da qui la necessita' per l'eurogruppo di fare domani un ulteriore urgente incontro per chiarire i dettagli tecnici del meccanismo anti-spread ma che, con ogni probabilita', non sara' definito nella sua interezza. Il problema di fondo che trascina i mercati sempre piu' in basso rimane comunque l'assenza di crescita economica, confermata per altro dalle parole di Draghi di giovedi' scorso. Infatti lo scenario economico che si si sta delineando nelle ultime settimane e' drammatico: la pressione della domanda mondiale comincia a calare anche nelle locomotive asiatiche e la disoccupazione, gia' dilagante in Europa, soprattutto tra i giovani, rialza la testa anche negli Stati Uniti. Serve benzina per la ripresa, ma il drastico ridimensionamento della spesa pubblica, dettato dall'austerity, ha sottratto al motore europeo carburante prezioso e immediatamente utilizzabile dal sistema economico. Tornando al nostro indice FTSEMIB, a livello tecnico, nonostante i cali degli ultimi 3 giorni, siamo ancora incanalati in un trend leggermente rialzista che potrebbe sfociare in un bel rialzo se superasse la soglia dei 15000 e viceversa in un corposo ribasso se violasse la soglia dei 13000 punti. Viste le condizioni dell'economia, ci vien da pensare che una volta toccati i 15000 poi si rigira verso il basso Chissa', speriamo di essere smentiti dai fatti!
Per quanto riguarda il nostro portafoglio, la settimana scorsa non abbiamo aperto alcuna posizione. Ci siamo limitati a gestire una posizione (long) su Azimut gia' in essere. L'abbiamo chiusa meta' in take profit e l'altra meta' in stop profit per un gain complessivo del 3.46%.
TOD'S lo aspettiamo sui minimi. Il titolo e' laterale da piu' di un mese e quindi se continua in questa lateralita' potremo acquistarlo in prossimita' dei minimi a 74.1 inserendo gia' uno stop stretto appena sotto 73.
GENERALI ormai col fiato corto. Il titolo e' in un trend ascendente da fine maggio ma ora mostra segni di cedimento. Andremo short non appena va sotto 9.65. Lo stopperemo se tornasse sopra 10.