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Time-Out: nervosisimo palpabile sull'obbligazionario…


Settimana molto nervosa e volatile sull'obbligazionario con la ciliegina sulla torta del declassamento del debito italiano da parte di Moody's che, come puntualmente segnalato dall'amico Batacchi, ha portato a una vendita forzata soprattutto sui BTP legati all'inflazione.

Personalmente vedo sul mercato tanti titoli che mi fanno gola (prima fra tutti l'emissione Credito Oficial scadenza ottobre 2015 trattata sul MOT per poi proseguire con le perpetual Generali in sterline o appunto gli stessi BTPi 2041), ma non ho la forza di premere il grilletto e preferisco mantenere il mio portafoglio attuale.

Unica modifica apportata durante la settimana è stato un classico "cambio di cavallo" con tozzo di pane su Centrobanca: ho semplicemente venduto la scadenza dicembre 2016 in ottimo gain (+4% in meno di 15 giorni) a un rendimento di circa il 6,65% annuo per posizionarmi sulla scadenza dicembre 2015 a un rendimento più elevato del 7,75%.

Esperienza mi ha insegnato che in questi momenti è sempre bene prestare attenzione a ciò che dice chi è più bravo di te anche e soprattutto quando non la pensa come te. Ecco qui un articoletto trovato in settimana in cui abbiamo il parere di un gestore di Carmignac tra le migliori società di gestione mondiale.

Nessun acquisto di titoli di stato europeo e da tre mesi a questa parte nemmeno dei sicurissimi bund tedeschi. Carmignac Gestion, societa' di investimenti con attivi per oltre 50 miliardi di euro, ha una visione molto pessimista sul futuro a breve dell'eurozona: attende una sensibile svalutazione della divisa comune – e dunque investe sulle divise extraeuropee che ritiene potranno apprezzarsi nel rapporto bilaterale – e ritiene che i titoli di stato del vecchio continente siano ancora troppo rischiosi perche' ci si possa puntare con decisione. Se fino a pochi mesi fa la strategia era quella di acquistare solo titoli di stato tedeschi o americani per acquistare titoli sicuri pur accettando rendimenti bassissimi, ha spiegato oggi il gestore Frederic Leroux in una conferenza stampa a Parigi, ora invece la scelta e' limitata ai Treasury. La ragione? Semplice, "la Fed e' un prestatore di ultima istanza e la Bce no". I titoli di stato tedeschi rimangono dunque l'unico tipo di obbligazione del vecchio continente che rimane nel portafoglio di Carmignac, ma i nuovi acquisti sono cessati. "Nelle soluzioni europee per una maggiore integrazione fra i vari paesi – ha spiegato Leroux – vi e' come conseguenza un indebolimento della posizione fiscale tedesca. E un giorno o l'altro i mercati dovranno iniziare a tenerne conto".

Un ragionamento semplicissimo che non fa un griza e che ammetto di aver fatto anch'io a metà maggio quando, con dollaro a 1,28 – 1,29 pensai se non fosse stato il caso di riporre almeno il 50%-60% del portafoglio in dollari; purtroppo nel trading con i se e con i ma non si fanno utili e non mi vergogno di dire che non ebbi "gli attributi" per mettere in pratica questa idea. Oggi con cambio a 1,225 mi sembra di voler salire su un treno che corre troppo spedito per non correre il rischio di farsi male, o detto in altre parole il rapporto rischio rendimento oggi non mi sembra eccezionale per una scelta di questo tipo.

Vendite

A una media di 84,05 tutte le Centrobanca Cap & Floor 30 dicembre 2016 in carico a 80,77

Acquisti

A 82,7 un 4% di CENTROBANCA FIXED FLOATER 20.12.2015 (Isin: IT0004655483). Questa obbligazione senior paga fino al prossimo 20 dicembre una cedola fissa del 3,1%, poi passerà a una cedola trimestrale pari a Euribor a 3m + 0,5%. Considerando i tassi forward avremo un rendimento annuo lordo a scadenza del 7,75%.

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