Non sono un ottimista a tutti i costi ma sono convinto che la zona euro non imploderà, ci saranno grossi cambiamenti questo sì, ma è una necessità di tutti tenerla in piedi ancora per lungo tempo.
I tedeschi stanno tirando la corda ma credo che oramai siamo vicini alla verità: mercoledì 6 giugno si incontrerà la Bce (e mi attendo un taglio), il 17 giugno ci sarà la votazione in Grecia per decidere se rimanere o meno nell'euro e il 19 giugno incomincerà il Fomc dal quale potrebbe saltare fuori un altro QE. Vi ricordo che questo è un anno elettorale in Us ed arrivare a novembre con una importante crisi in zona euro, con inevitabili ripercussioni economiche anche per la zona Usa, credo proprio che non sia nelle prospettive di Obama.
Insomma giugno ho idea che sarà un mese cruciale per i mercati finanziari. I tedeschi stanno scherzando con il fuoco tuttavia si devono ricordare che il loro Gpd è cresciuto sì nell'ultimo quarto di un discreto +0.5%, ma i consumi privati hanno contribuito per un modesto 0.2% mentre è stato l'export a tirare il Pil con un contributo del +0.9%! Quindi se le esportazioni crollassero a causa di una crisi globale procurata dalla spaccatura dell'euro, non credo che nemmeno i tedeschi ne rimarrebbero immuni.
Qualcosa quindi a breve si muoverà, nel bene o nel male. Pensando positivo vi suggerisco il seguente articolo (A real banking union can save the eurozone) http://www.ft.com/intl/cms/s/0/45b36a66-abd4-11e1-a8a0-00144feabdc0.html#axzz1woyRzD9L di Wolfang Munchau, editorialista in generale molto negativo sull'euro. Wolfang sostiene che la Grecia non uscirà dall'eurozone e che ci sarà una ristrutturazione bancaria centralizzata che salverà l'eurozona. Accadrà davvero? Difficile avere certezze in questo periodo, ma di certo la Sig.ra Merkel è oramai nell'angolo e sarebbe ora che decidesse se davvero diventare grande o se restare confinata all'interno delle mura domestiche.
Per i prossimi giorni il suggerimento è ancora quello di rimanere liquidi ed alla finestra, ma pronti a cogliere eventuali opportunità nel caso la politica decidesse finalmente qualcosa di serio.
Lorenzo Batacchi
batacc@tiscalinet.it