ONU: nel 2050 l'offerta di derrate deve crescere del 70%


Bloomberg ha riportato pochi giorni fa un interessante articolo di Rodrigo Orihuela su Adecoagro – AGRO una compagnia argentina-brasiliana quotata a New York nella quale, come principale azionista, vi e' il mitico Soros. La societa' ha perso il 21 % nel 2011 ed ora quota sotto 10 dollari mentre l'IPO a suo tempo era avvenuta a 11 dollari e il valore patrimoniale-media di 4 valori calcolati da analisti di Bloomberg- e' di $ 14,78.
I lettori conoscono la mia predilizione per le aziende agricole italiane. Ed infatti l'unico titolo seguito su queste colonne da tanti anni sono le mitiche bonifiche ferraresi…
AGRO possiede ben 290.000 ettari. Ha 23 fattorie in Argentina, 13 in Brasile ed una in Uruguay.
Lo sconto è dovuto al rischio Argentina. La nazionalizzazione di YPF ha gelato gli azionisti stranieri. AGRO tende ora a incrementare le fattorie in Brasile.
Al momento le colture principali sono olio di soia, zucchero e riso.
Bloomberg ha anche contattato ING per sapere se ci possono essere gli estremi di un take over. ING ha risposto che nessuno venderebbe a meno di 11 dollari mentre i piu' importanti azionisti venderebbero al valore patrimoniale, superiore del 50% alle quotazioni.
Non inseriamo ancora l'azione tra i nostri titoli in quanto il rischio Argentina ci frena. Ma iniziamo a monitorare la situazione in Argentina e se la politica dovesse cambiare ci ricorderemo di questo articolo.
L'ONU infatti ha detto che nel 2050 ci sara' bisogno del 70% di piu' di derrate alimentari. E solo compagnie come AGRO potranno fornire parte delle necessita'.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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