Dalla farina del sacco di un altro analista


L'articolo che segue non e' farina del mio sacco. L'ha compilato un analista S.C.,da me incontrato da molti anni all'assemblea CIA, che da piu' di un decennio segue attentamente il mercato azionario e si e'-come una volta lo ero io-specializzato in small e micro-caps. L'articolo non rappresenta un consiglio di acquisto di questa rubrica,specialmente in questi tempi disastrosi per l'azionariato,ma semplicemente ricorda ai lettori che sul mercato sono quotate anche realta' totalmente sconosciute anche a noti gestori,ma che meritano invece una occhiata in attesa di tempi migliori. Purtroppo l'azione CIA è notevolmente illiquida. Non si presta ad acquisti al meglio o per quantitativi appena consistenti.Inoltre la societa' è indebitata anche se il rapporto con il patrimonio è ragionevole. CIA è ben gestita dall'attuale gruppo dirigente che ha concentrato i suoi interessi su Milano, la Sicilia e gli Stati Uniti. Ripetiamo che l'inserimento di questo articolo nella mia rubrica non comporta un consiglio di acquisto. Serve soltanto per allargare la conoscenza dei lettori nei confronti di una piccola sconosciuta realta'. Un giorno,quando la borsa tornera' a puntare al rialzo, queste note diventeranno interessanti e meritevoli di approfondimento. Purtroppo forse ci vorra' la pazienza di Giobbe,ma tutte le cose prima o poi cambiano.

"Compagnia Immobiliare azionaria ( CIA ) nasce una decina di anni fa dallo spin off degli immobili del gruppo Class Editori. Nei mesi successivi all'operazione, il Presidente Paolo Panerai, inizia a ridisegnare il perimetro societario indirizzando il core business non solo sugli immobili milanesi, ma con proprietà diversificate puntando sul settore aeroportuale, sui resort di lusso e su una serie di attività agricole tra cui la produzione di vino. Oggi Cia è una realtà che puo' contare su oltre 10000 mq di immobili di pregio (locati al gruppo Class editori) nel cuore di Milano; possiede il 17,5% del Donnafugata Resort , struttura a 5 stelle con due campi da golf nel ragusano (che ha ospitato recentemente importanti tornei); dal 2004 produce vino grazie all'azienda agricola Feudi del Pisciotto, 40 ettari di vigneto (dei 150 totali) posti tra Caltagirone e Piazza Armerina. Nella tenuta, oltre alla nuovissima cantina recentemente edificata, è stato restaurato l'antico feudo risalente al '700 che presto dovrebbe diventare un resort a 4 stelle. E' proprietaria in partnership con corporacion America – Europa ( gruppo armeno argentino Eurnekian, maggiore gestore di aeroporti nel mondo) della maggioranza privata dello scalo di Trapani – Birgi (tra gli scali più ad alta crescita in europa); possiede in compartecipazione una quota nella tenuta Florio ( piana sull'isola di Levanzo); ha una quota importante in attività sull'Isola Longa oltre 250 ettari vicini all'antica Mozia, dove si estrae ancora il sale nelle famose saline. Possiede una quota del 2% nella pregiata casa di champagne Audoin de Dampierre. Il fiore all'occhiello sono pero' un appartamento adibito ad uffici di 430 mq nel centro di Manhattan comprato a prezzo molto interessanti in piena crisi immobiliare (4500 euro al mq) e una quota del 20% più una opzione per un ulteriore 20%, nella società che controlla la catena di ristoranti più famosa d'America :" Le cinque "di Sirio Maccioni. Il gruppo americano possiede direttamente due ristoranti a New York e gestisce attraverso la formula del management fee ben altri 5 ristoranti sparsi per il mondo, tre a Las Vegas, uno a Santo Domingo e uno di recente apertura in India nella capitale . Cia, ha pertanto ha mutato negli anni il proprio core business, diventando una società unica nel panorama milanese, ma purtroppo sconosciuta in quanto non e' seguita da nessun analista .. Anche i dati di bilancio sono interessanti! A fonte di una capitalizzazione borsistica di poco superiore ai 20 milioni di euro, la società è stata in grado di chiudere l'anno 2011 in utile di 2,1 milioni di euro con ricavi passati da 4,6 mln a ben oltre 15 milioni, mentre l'indebitamento è sceso da 56 milioni a 54 milioni ed è previsto in forte ulteriore riduzione. Abbiamo pertanto voluto presenziare alla recente assemblea milanese che ci ha dato qualche nuovo spunto sull'evoluzione societaria. Le domande rivolte al Dott Panerai da un socio in particolare, ci hanno notevolmente convinto che questa societa' merita un approfondimento. L'azionista ha chiesto come mai non era stato distribuito il dividendo, quali erano i tempi per l'incasso della vendita del 15% del Donnafugata resort al gruppo Nh, a che punto sono i lavori per la creazione del Resort Feudi del Pisciotto e se si è pensato ad una quotazione sul listino americano di Le cinque. Il Presidente, ha in maniera molto argomentata, risposto a tutte le domande fornendo dettagli. Innanzitutto, ha precisato che si è preferito destinare l'utile a riserva per incrementare il patrimonio aziendale. Una decisione comprensibile in questi tempi di stretta creditizia.. La controversia con Nh Hotel per la vendita di un 15% della partecipazione posseduta da Cia è in fase di conclusione. Le parti stanno trattando e, prima dell'estate, si dovrebbe passare all'incasso di quanto pattuito più gli interessi (circa 5 mln di euro). In principio il Resort Feudi del Pisciotto doveva essere gestito direttamente dal Donnafugata resort, vista la vicinanza (30 km circa), ma poi le tensioni tra le parti hanno fatto cadere questa possibilità, Pertanto, si dovrà cercare sul mercato un partner che assicuri una corretta e profittevole gestione della struttura. E' stato, inoltre, specificato che la peculiarità del Resort sarà la Spa con i trattamenti di vinoterapia. Infatti, dalle sinergie tra cantina e resort potrebbe ulteriormente svilupparsi il business vitivinicolo che già nell'ultimo anno ha messo a segno numeri importanti grazie alla collezione "grandi stilisti" cioè la collaborazione con grandi stilisti della moda italiana tra cui Valentino, Versace, Missoni, Blumarine e altri che hanno "vestito" (disegnando le etichette) i vini della cantina, alcuni dei quali già ai primi posti nelle classifiche tra i migliori vini siciliani. Prosegue anche a ritmo serrato la vendita degli appartamenti milanesi del complesso Diana bis, di proprietà di Cia e nel corso dei primi mesi del 2012 sono stati venduti altri appartamenti ( dovrebbero rimanerne solamente 4 più alcuni box auto) generando così introiti che andranno ulteriormente a decurtare l'indebitamento rappresentato da mutui a tasso fisso ( 4% circa) tra i 25 e 30 anni stipulati per acquisire nuove proprietà messe a reddito. Lo stesso appartamento di New York genera un affitto superiore al mutuo. Per ultimo è stata data risposta alla domanda su le Cinque. Panerai ha rimarcato il fatto che trattasi si una partecipazione molto importante dove il solo marchio "vale 4 o 5 volte la spesa da noi sostenuta" (circa 4 mln di dollari) e nel 2011 il fatturato e' stato di oltre 50 mln di dollari.A breve Le cinque aprirà un nuovo ristorante sempre con le caratteristiche del management fee, presso il The Pierre di New York Hotel Resort and Palace e sono previsti nuovi importanti accordi tra Cia e Sirio Maccioni . Sulla quotazione in borsa, Panerai ha specificato che non è un buon periodo per quotarsi e che bisognerebbe confrontarsi, una volta terminate le aperture, direttamente con la famiglia Maccioni, ma che in futuro potrebbe non si sa mai.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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