Virgilio Frigieri risponde ad un articolo de Il Resto del Carlino


Viaggiava in moto verso Calcutta Ucciso a Kandahar (DAL RESTO DEL CARLINO)

 

RIMINI ? Amava l'avventura e aveva già affrontato viaggi leggendari, attraverso terre difficili, sempre in sella alla sua moto. Si considerava l'Ulisse del secondo millennio, uno spirito libero che, come aveva scritto proprio nella sua ultima lettera inviata alla famiglia, accettava il suo destino «qualunque esso sia». L'hanno ammazzato come un cane, dopo avergli offerto un passaggio, perché gli si era rotta la vecchia Honda che in vent'anni l'aveva accompagnato attraverso tante avventure. Il destino Orfeo Bartolini, 51enne di Bellaria, è stato ucciso da una banda di rapinatori in Afganistan, forse talebani allo sbando, forse delinquenti comuni. L'omicidio è avvenuto a Shajooi, nella regione di Kandahar, l'ex roccaforte del regime fondamentalista e del suo leader spirituale, il mullah Omar. Bartolini stava attraversando l'Afganistan in moto per un «viaggio di pace» verso Calcutta, dove voleva recarsi a pregare sulla tomba di Madre Teresa. «Ci siamo sentiti l'ultima volta sabato . Chiamava da Herat ? racconta la moglie Liliana Giovannini, 37 anni ? ed era appena entrato in Afganistan, dopo aver lasciato l'Iran. Era tranquillo, contento. Mi ha detto che era stato per alcuni giorni ospite di una famiglia iraniana molto cordiale, gentilissima. Non lo volevano quasi lasciar ripartire: l'hanno accolto nella loro casa, dandogli da dormire, da mangiare, accompagnandolo nei luoghi più caratteristici. Prima di chiudere la telefonata ha aggiunto: 'In Occidente ci sono molti pregiudizi sugli iraniani. Ho trovato persone davvero aperte e gentili'». «Ha anche detto ? continua la moglie ? che pensava di trovarsi altrettanto bene in Afganistan». La notizia della tragedia è stata data ieri mattina alla moglie dagli agenti della questura di Rimini. Le hanno spiegato cosa è successo esattamente? «La polizia mi ha detto ? spiega Liliana ? di aver parlato con l'ambasciatore italiano a Kabul, Domenico Giorgi. Sembra sia successo domenica, sulla strada tra Kandahar e Kabul, nella zona meridionale, a Zabul. Il corpo l'hanno trovato lì. Hanno trovato la moto guasta da un'altra parte. Deve aver chiesto un passaggio alla gente sbagliata». Il cadavere di Bartolini è in obitorio di Kabul. I familiari non possono fare altro che attendere il disbrigo delle formalità di rito. «Un medico legale a Kabul deve regidere il certificato di morte. Poi il ministero degli Esteri ? aggiunge la moglie ? provvederà a farlo rimpatriare con il primo aereo militare disponibile, che me lo riporterà a casa». Il vero eroismo Ex albergatore, titolare del 'Caffè Petrolini' di Bellaria, attore per passione, scrittore giramondo e viaggiatore con vasta esperienza (aveva tra l'altro attraversato in solitario l'Africa, pubblicando un libro sull'impresa), Bartolini era molto popolare in Romagna. Il suo viaggio, su una moto vecchia di 20 anni, prevedeva 19mila chilometri, attraverso 12 nazioni e 6 diverse religioni. Era iniziato lo scorso 17 marzo da Bellaria. «Cos'è che può muovere un uomo, anche un pazzo come me ? aveva scritto per annunciare il suo viaggio ? ad affrontare il Medio Oriente in guerra? Semplice: il bisogno. Ci sono cose, nella vita di un uomo, che devono essere fatte». Tristemente profetici alcuni passaggi: «Traverserò almeno sei religioni diverse, condividerò l'acqua e il cibo di tutti… Sostenetemi, ma soprattutto state vicini a mia moglie. Io vedrò spesso la morte, ma l'avrò di fronte; per lei sarà una presenza indeterminata. Io respirerò il vento dell'avventura e Liliana tornerà a respirare quando risentirà il rombo della mia moto. Il vero eroismo è il suo».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Mario Gradara

Virginio Frigieri ha scritto alla redazione:

…dopo aver letto l'articolo di Mario Gradara sulla morte del sig. Bartolini a Kandahar, e sopratutto la conclusione dissennata a cui arriva il signor Gradara "il vero eroismo è il suo"… non si può continuare a stare zitti di fronte al "costanzismo" dilagante che oramai ha evidentemente fritto il cervello di molti e nel caso specifico, sicuramente il  suo.

Eroismo ?? … allora glielo spiego io come doveva titolare il suo articolo:

E' morto un altro ………. (omissis, ndr) ! Alleluja Alleluja….

Questo è il titolo corretto. Se la gente le disgrazie se le va a cercare col lanternino, dispiace certo, perchè nessuno può essere contento per un morto ammazzato, ma per cortesia signor Gradara, smettiamola di fare gli ipocriti e sventolare la bandiera del sessantottino libero come il vento che cavalca la sua moto alla ricerca di avventura e adrenalina… a cinquant'anni… uno così è da ricoverare…

Se uno a 50 anni non ha ancora imparato che l'acqua bagna e il fuoco brucia, e preferisce pur tenendo famiglia, partire all'avventura… beh allora caro sig. Gradara …cavoli suoi… è andato….ha fatto la sua scelta rispettabilissima… ma stavolta ha sbagliato i conti e …gli è andata male.

AMEN. Cosa pensava di trovare nella terra del mullah Omar dove c'è gente senza nè Dio nè patria nè famiglia che ha tretacinque anni di età e da venti sa solo tenere in mano un mitra?… dove la vita di un uomo vale meno di quella di un cammello?…L'accoglienza della riviera romagnola?… Il vero eroismo è il suo?? ma mi faccia il piacere … ma cominciate a vergognarvi… 

il vero eroismo signor Gradara è quello di chi si alza tutte le mattine per andare a lavorare sodo, regalare il 32% del proprio costo aziendale all'INPS con la promessa di una pensione che forse non ci daranno mai, che va in una qualsiasi ferramenta a comprare tre cazzate e si trova i prezzi raddoppiati pari pari da lire ad euro (rapporto 1 a 1 nonostante SANTA ROMANA ISTAT giuri che l'inflazione è sotto controllo al 2%) , che ogni mese deve superare mille ostacoli per sbarcare il lunario far quadrare i conti e mandare i figli a scuola nella speranza sempre più fioca e labile che poi un giorno trovino un lavoro magari precario… e nonostante tutto trova ancora la forza di sopportare una manica di imbecilli e di non imbracciare il mitra e cominciare a sparare su una classe dirigente tutta (non faccio distinzioni nè a destra nè a sinistra) che negli ultimi 15/20 anni ha fatto esattamente come il suo articolo di stamattina ….ci ha rotto e continua a romperci i coglioni…

Cordialmente

V.Frigieri

 

 

 

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