Che cosa è un Campionato di trading ? Una stupidata: tu vai da tutte le sim e gli chiedi se partecipano. Loro ovviamente partecipano, ed allora tu con comodo tutti i giovedì pubblichi la classifica sul sito. Semplice no ? La triste verità è molto diversa. Per realizzare il Campionato c'è voluto il coraggio di Directa sim nel lontano 1999, dopo che io ero andato a bussare a tutte le porte ricevendo degli schiaffi. Ricordo a Biella con Banca Sella, mi guardavano come una specie di marziano. Oppure altre sim che manco mi hanno ricevuto. Si, facile. Facile convincere i giornali (con l'eccezione di Borsa & Finanza, allora diretta da quel galantuomo di Alessandro Secciani, che oggi con i nuovi direttori Guido Bertone ed Osvaldo De Paolini e la nuova proprietà continua nella lodevole iniziativa attraverso la sponsorizzazione di Blueinvest), facile convincere i trader, facile convincere le sim. Eppure oggi il Campionato è diventato un incubo perenne, da settembre a ottobre.
Lombard Report ? Facile. Basta fare un sito (da 150 milioni), avere un po' di gente (qualunque, ovviamente, mica dei Mariani, Borsi Barillaro Del Corona qualsiasi), scrivere due banalità prima di andare a letto e via: è fatta, tanto anche decidendo a caso c'azzecchi il 50% delle volte.
Purtroppo non è così. In tutti i mestieri ci vuole talento, arte, perserveranza e soprattutto, ripeto soprattutto, tanto lavoro. It is not the thinking which makes big money, it is the sitting. Non è essere intelligenti che fa fare i soldi, è lo stare seduto davanti al monitor. Io ne sono convinto, forse perché ho sempre avuto delle difficoltà, sia al liceo che all'università. Bisogna lavorare circa un 12 – 14 ore al giorno per circa 7 anni e poi allora magari un D-Day lo azzecchi, o meglio azzecchi gli uomini che insieme a Tomasini hanno creduto nel D-Day e lo hanno fatto fiorire. Alla fine è sempre un problema di uomini, mai di conoscenze, perché le conoscenze vanno insieme agli uomini, e se non hai gli uomini con te sei fottuto. Niente uomini niente conoscenza.
Ma veniamo a bomba. Padri di famiglia o non padri di famiglia, top trader o niente top trader. Un lettore mi ha chiesto una volta: ma che fa Tomasini tutto il giorno ? Bella domanda. Me lo chiede mia madre, che mi vede partire la mattina e tornare la sera, me lo chiede la morosa santa donna che sono sempre nero, me lo chiede la nonna e la zia. Ma io che mestiere faccio ? Quando vado in palestra e sono circondato da cerebrolesi mi nascondo sempre dietro delle falsità: giornalaio, giornalista, caporale all'università, albergatore, mah … Non lo so neppure io. Diciamo che io risolvo problemi. Per risolvere problemi prima me li creo, magari attingendo da quelli degli altri, che ne hanno sempre molti. Faccio il consulente aziendale e voglio fare il trader: ci riusciro ? E che ne so, me lo chiedo io tutti i giorni. Buongiorno, io sono invece un padre di famiglia, ho la filiale dietro l'angolo, non voglio rischiare niente ma guadagnare un bel po' che poi vado a New York con moglie e numerosa prole. Mi dice quali azioni comprare per diventare ricco ? Subito, pronto, eccola accontentato. Ooops, mi scusi, siamo stati stoppati, mi dispiace, non succederà più. La Borsa scende ? Un attimo, prego, mi attrezzo … ecco la bacchetta magica e zac … compri questa azione, sarà l'unica che va al rialzo.
Che cosa faccio io tutto il giorno ? Non lo so. So che per uno strano scherzo del destino succede sempre tutto in un colpo. Ormai faccio questo mestiere da 7 anni e le innovazioni non vengono mai lentamente, scoppiano. Sarà la new economy, sarà che d'estate si va via con il cervello, ma non succede mai niente gradualmente, di questi tempi, in questo settore, su questo sito.
A cosa serve questo articolo, vi chiederete voi ? A blandire, creare suspance, illudere ? L'obiettivo è quello di chiedervi di mantenere il controllo di voi stessi. Da qui a fine giugno succederanno tante cose, spero belle, forse brutte, forse chiuderemo la bottega per sempre, non so. Ma voglio fare una confessione: quando entri un settore inizi a pensare "potremmo fare questo" "potremmo fare quello" "pensa te se facessimo quest' altro". Da quando sono sulla pista e ballo tanta acqua è passata sotto i ponti. Il Campionato Top Trader è all'apice del successo (250 iscritti), Lombard Report sta diventando un punto di incontro ormai ineludibile per i trader italiani, esiste il servizio intraday che sta raccogliendo molti consensi, i seminari tempo e denaro reale sono diventati uno standard nell'industria ( i lettori sciarpa littorio ricorderanno quando li facemmo noi per primi nel 1996 a Spilamberto di Modena, Italy), si parla sempre di più di trading system e i peracottari sono presto smascherati. Penso che il forum di LombardReport stia diventando un plotone di esecuzione, chi si affaccia in malafede è perduto, c'è una cucchis e un lotindy che se lo pappa a colazione. Morale: io penso che un uomo più di tanto non possa dare, nel senso che ci sono idee che ti ronzano per la testa da anni e magari solo dopo un decennio riesci a realizzare. Ma poi per trovare altre idee non ci riuscirai più. In questo mestiere contano le idee: purtroppo le idee non sono infinite. E io con quelle che metterò sul tappeto da qui alla fine di giugno ho finito il mio percorso. Nel senso che più di questo, almeno di non inventarsi delle stupidate, non mi viene. Quello che ho dato ho dato. Fine. O si vince o si muore.
Ecco allora il fine di questo articolo: cari lettori, non sentitevi smarriti, non tentennate. Ci saranno dei disguidi, delle incongruenze, dei difetti, e quindi sarà necessario il vostro aiuto, la vostra collaborazione, in fin dei conti stiamo lavorando per voi. Ma non crediate che ci siamo inventati tutto in una calda notte di maggio. Sono storie vecchie, che vengono dai precordi del mestiere, risalgono al 1995, al 1996. Scusateci, non è facile realizzare quello che uno pensa. Noi siamo così, ci abbiamo messo 7 – 8 – 9 anni. Con l'orgoglio del veterano vi presenteremo questi progetti, magari criticateli, ma non disprezzateli. Se potete aiutateci con idee ed osservazioni, se potete evitare attacchi bassi per cortesia fatelo. In fin dei conti stiamo lavorando da anni per voi e per noi. Ed in ogni caso siamo alla fine del percorso: più di così non potremo fare. Sappiatelo. e giudicate secondo coscienza. In ogni modo vi stupiremo: il miglior complimento per me sarà da parte vostra "più di così non poteva fare". Poi magari sarà un fallimento. Ma più di così il povero Tomasini non poteva davvero fare.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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