La Fed taglia di un quarto di punto il tasso di sconto e Wall Street precipita. Tutto è perso ? No, per niente. La barra, al momento di andare in pagina, non è niente di drammatico, e sembra quasi la reazione scontata ad una notizia di cui tutti si aspettavano l'arrivo. L'S&P è in una situazione tecnica simile a quella del Mibtel: congestione, per cui se i prezzi si mantengono al di dentro della congestione orizzontale non vale niente che oggi siano scesi e domani saliti. Contano come sempre i massimi ed i minimi. Per maggiori dettagli
http://cbs.marketwatch.com/news/story.asp?guid=%7B9A091416%2D89E3%2D4EB9%2DB7A6%2DA57FD7A5ED34%7D&siteid=mktw
E soprattutto guardate il grafico di CBS sul discount rate della Fed, ovvero il tasso dei prestiti dalla Fed alle banche (e diverso dai Fed fund rates, ovvero i tassi dei prestiti overnight tra una banca e l'altra): io non sono un macroeconomista ma quando leggo che al 2% siamo ai minimi da 40 anni e tagliamo ulteriormente all'1,75% allora penso che siamo alla vigilia della fine del mondo (possibile) oppure che siamo alla vigilia della ripresa (molto possibile).
Per quanto riguarda le nostre posizione siamo in perdita pesante con il DB FIB daily a meno dieci banane mentre Olivetti ci regala un forte emozione oggi aggiudicandosi la palma di miglior titolo del MIB30: pubblichiamo il grafico perché è una ventata di ottimismo.
Prima di finire l'articolo dalle 21:40 sono arrivate le 22.10 ed in chiusura Wall Street si è stabilizzata su livelli tutto sommato contenuti, ed anzi il Nasdaq mostra un +0,50. Forse riusciremo ancora a vendere cara la pelle.