Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Un abbonato domanda, Mariani risponde


Spesso il grosso del movimento dei titoli, avviene nei primi 20-30 min di contrattazione.Operando con orizzonte temporale intraday ,mi trovo a dover fronteggiare continue frustrazioni nel vedere il titolo,che aveva un pattern interessante sul daily,volarmi via sotto gli occhi.Infatti la mia operatività prevede l'ingresso su rotture di congestioni, che quando avvengono, assai raramente si formano in prossimità dei livelli di allert del daily.Questa settimana mi sono messo a comperare in apertura e talvolta nei primi 10min di contrattazione,fissando uno stop in denaro. Il risultato è stato catastrofico ,e devo dire,che mi sono trovato assai a disagio a fronteggiare i bruschi movimenti che avvengono in quei frangenti.Inoltre privilegio gli stop grafici e cerco piuttosto di adeguare la quantità d'ingresso in relazione ad essi.Dunque che fare?

Le posso chiedere se si è mai trovato a fronteggiare questi problemi?

Si daccordo potrei (come suggerisce B.Rudd) non operare nei primi 10 min, ma come dicevo all'inizio, spesso il grosso del movimento è li'.

Un'altra frustrazione è quella di prendere solo una piccola parte del movimento di un titolo.Ho ammirato notevolmente il trade di E.Ciotti su Bulgari.Io operando in intraday non riesco mai a prendere tutto o quasi tutto il movimento su un titolo.Forse dovrei rientrare sul titolo il giorno dopo ma non ho mai il coraggio di farlo.

Lei a questo proposito come si comporta? Le capita talvolta di andare in overnight?

 

 

P.S. E' possibile partecipare a un suo corso di trading?(ammesso che continui a farli)

        Qualora dovesse farne uno, posso esserne messo al corrente?

        Cordiali saluti.

 

 

 

 

 

 

Ringrazio il gentile abbonato per avermi dato la possibilità di parlare a tutti gli abbonati di un problema con cui ho spesso dovuto confrontarmi e che ho impiegato non meno di due anni per iniziare a risolvere. Effettivamente in questo ultimo mese buona parte dei movimenti migliori si sono verificati nella prima mezz'ora di trading (Bnl, Bulgari, Capitalia) e chi non vi partecipava o peggio ancora vi entrava dopo la prima mezz'ora vedeva il titolo congestionare se non addirittura stornare. Se la può confortare anche il sottoscritto non è mai stato in grado di partecipare a questi repentini movimenti.

E allora che fare?

Parto da lontano sostenendo che ritengo che il trading, piaccia o no, sia un modo come un altro per conoscere meglio sé stessi e le proprie reazioni davanti a sensazioni quali l'euforia o la paura, la noia o l'iperattivismo, la voglia di guadagnare o di rifarsi a qualsiasi costo del denaro perduto. Io ho trovato una risposta cercando il più possibile di non mentire a me stesso; non creda che sia stato facile riconoscere prima ed ammettere poi di essere troppo lento mentalmente per reagire a situazioni tanto volatili quali quelle che si verificano nei primi 10 minuti di trading e oltre a questo di essere molto imbranato a livello di manualità con il mouse (in momenti dove una frazione di secondo fa la differenza anche questo fattore va preso in considerazione) e che pertanto, se volevo guadagnarmi un tozzo di pane, dovevo crearmi un'operatività diversa a mia immagine e somiglianza. A questo aggiunga il fatto che io, a causa della malattia di mio figlio, non so mai a che ora potrò iniziare a fare trading e pertanto l'unica cosa che mi rimaneva da fare era suddividere la mia operatività giornaliera per fasce orarie. Per farLe un esempio dalle 8,45 alle 9 sono solito concentrarmi sulla predisposizione di quelle che io chiamo ?operazioni in pre-apertura? che andrò a chiudere rigorosamente entro le 9,30 e su un trading system dell'amico Malverti; dalle 9,30 alle 9,40 la mia attenzione è richiamata da due sistemini (uso  volutamente  il diminutivo perché il direttore potrebbe richiamarmi all'ordine se li chiamassi trading system) il cui concetto ispiratore è la contrazione di volatilità su più time-frame (daily e intraday) e così via fino alle 17,25 in modo da sapere cosa fare e soprattutto dove riporre la mia attenzione in ogni momento della giornata.

Spero vivamente di non averLe creato ulteriore confusione, ma il mio obiettivo era quello di stimolare Lei e altri abbonati che possono avere lo stesso problema a guardarsi allo specchio, sforzandosi di crearsi una metodologia operativa che possa esaltare i Suoi pregi e camuffare i Suoi difetti.

Riguardo al fatto di fare corsi ammetto di sentirne tanto la mancanza, ma purtroppo cause di forza maggiore mi impediscono per il momento di allontanarmi dalla mia città e dalla mia famiglia.

 

Cordiali saluti:

 

REMO MARIANI

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