Tortuoso il cammino luminoso il destino


Lo sconforto ti prende forte in questi giorni. In giro non sento nessuno che non abbia inanellato una serie consecutiva di perdite. Sia chi usa sistemi sia chi fa discrezionale piange. E tutti si pongono la stessa domanda: sono io o sono il mercato ? E' chiaro che con una volatilità così bassa la si prende regolarmente nei denti. Ieri è una rondine che non fa primavera. La volatilità quando c'è rimane, mentre ieri da solo non significa niente. La risposta in questo caso penso sia conclamata: è il mercato. Già aprile è un mese disgraziato, in più tutti pensano a Pasqua ed allo stacco salutare dai mercati. "Se fosse facile speculare in Borsa", mi avvertiva il mio vecchio nel 1988, "non troveresti in giro nemmeno un idraulico ed un ferraiolo: tutti davanti al monitor". E' vero, questo è il mestiere più difficile del mondo, ed è lecito dubitare. Io stesso dubito. Mi conforta la statistica, la presenza dei miei collaboratori, dei miei lettori. Tortuoso il cammino luminoso il destino.

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