Tokio ha un PIL che cresce per la quarta volta consecutiva a testimoniare che anche per la più disastrata economia del mondo dopo il bello viene il brutto e dopo il brutto viene il bello. E Wall Street ha recuperato nel finale con un repentino voltafaccia. Oggi quindi si attende una seduta con il segno più.
I titoli più belli sono Banca Desio, Autostrade Torino – Milano, Sias, Banca Popolare Etruria dei quali riportiamo i grafici in calce all'articolo. In particolare Banca Popolare Etruria: clamorosa breakout della congestione storica in cui navigava penosamente, ottimi volumi, secondi solo a quelli della quotazione. Aspettare un breve rintracciamento per entrare al rialzo. Ottimo bocconcino. Ed infine Sias: è nel vecchio pattern del breakout del massimo segnato al collocamento, quindi potenzialmente esplosiva, da prendere proprio adesso che sta uscendo da una congestione. Unica nota negativa è che ci sono pochissimi volumi scambiati sul mercato e quindi se entrare può essere non troppo facile uscire quando crolla significa buttarsi dal balcone con il portafoglio in bocca.
Altri titoli da tenere sott'occhio sono: Brioschi: attualmente è in congestione ma è da prendere sopra 0.252. Locat: rialza la testa con volumi forti ma non eccezionali. Da monitorare attentamente se supera il massimo relativo precedente di 0.864. Montefibre: bella rottura di congestione al rialzo, mancano tuttavia ancora i volumi. Decisamente rialzista sopra 0.734. Intek: deve ancora rompere una dolcissima congestione con barre sempre più piccole. Attenzione appena parte. IPI: da sempre titolo sottoquotato, da una vita deve riprendersi, ed ora fa le prove generali di rialzo. Sta sgambettando con ottimi volumi al di sopra del massimo relativo di 4.27 euro ed ha ottime possibilità di volare decisamente al rialzo se continua ad apprezzarsi anche nel corso della prossima settimana.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>