Tassi invariati , crollo delle Borse?


La discesa dell'ultima ora ha riportato tutti negativi. Troppa fiducia e beni durevoli in aumento oltre le attese vogliono dire niente tagli ai tassi e come lo scorso anno i tagli venivano salutati come rimedi miracolosi per ingannare tutti, oggi allo stesso modo la speculazione ha buon gioco e comincia a suonare la musica del ribasso. Magari domani il mercato venisse giù di un bel 3%. La discesa da 32600 a 32400 è solo di 200 punti ma un bel calo di 500-1000 punti motivato con il timore dei tassi sarebbe ideale.

La decisione Fed sarà annunciata domani sera quindi c'è ancora una seduta in cui i ribassisti avranno buon gioco. Ovviamente i più bastonati saranno Nasdaq e telefonici, come anche quelli che si riprenderanno prima. Il mercato degli ultimi giorni è stato in mano ai big guys. Basti guardare le prese di stop , prima sotto per poi fare un nuovo massimo ed orchestrare una discesa fino alla rottura del minimo di giornata . Una volta fatto 335 "magicamente" i venditori scompaiono. Per questo non darei troppo peso alle escursioni di prezzo di queste sedute in quanto il vero mercato si vedrà da giovedì. Oggi siamo arrivati sui massimi dell'anno di mibtel eppure tutti i media fanno a gare appena le borse "virano" in negativo. Fateci caso e vedrete che appena gli indici vanno in ribasso tutti lo fanno notare. Ecco perché se parlando con amici dite che è un buon momento per le Borse da ottobre tutti vi guardano come se foste marziani.

Ma il tono di fondo dei mercati è positivo nonostante la speculazione che vuol imprimere un ribasso per permettere acquisti a basso prezzo. Basti dire che con fallimenti, bancarotte, truffe che hanno coinvolto i principali titoli USA gli indici sono sostanzialmente invariati da Dicembre (oggi Tyco è stata al centro di una truffa). Domani un arrivo a 31800-32000 nel pomeriggio potrebbe portare a qualche acquisto.

Tassi invariati vuol dire anche tassi fermi per diversi mesi e non dimentichiamo che il miglior momento per l'economia USA fu proprio nel 1996-1997 quando i tassi furono tenuti fermi per il periodo record di 18 mesi. Chiaro che se guardiamo oggi e domani ci sta un bel ?3%.

(articolo di Sandro Mancini)

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