Questa sera Wall Street ha chiuso veramente male. Ma non mi starei a preoccupare troppo. Il mondo è cambiato dall'11 settembre scorso ma non tanto da modificare la rotta della economia. Segnalo un bell'articolo de Le Monde che riassume il pensiero di Greenspan, anche se non è niente di eccezionale serve comunque a focalizzare il quadro: http://www.lemonde.fr/article/0,5987,3234—235638-,00.html
Penso che domani mattina la Borsa aprirà maluccio, magari portando via lo stop loss sul FIB daily, ma non modificherà quelle che sono le prospettive rialziste del mercato. Questo non significa che i lettori che ci hanno seguito (pochissimi, lo so) debbano non rispettare lo stop loss: lo stop loss lo si rispetta sempre e comunque.
Oggi il D-Day non ha combinato granché perducchiando qui e là. Un lettore ha chiamato in ufficio chiedendo spiegazioni sul D-Day. Non è che non vogliamo rispondere al telefono, il fatto è che se esistono dubbi sul D-Day debbono essere risolti pubblicamente, altrimenti si rischia di spiegare 30 volte la stessa cosa a 30 persone diverse. Quindi se ci sono dubbi mandatemi una email a emtomas@tin.it oppure un fax allo 059 785974. Risponderemo pubblicamente.
Molti dei titoli sui quali siamo in posizione hanno ormai lo stop loss vicino ai prezzi correnti e quindi domani potremmo uscire. Ricordo che ora usciamo stop senza aspettare la chiusura, salvo giusto occasioni particolari. Come sempre fa fede il sito. Pubblico di seguito alcuni grafici, tra cui Seat vicina al punto di entrata e l'Espresso. In ogni caso questa volta portiamo a casa la pellaccia.
Morale: siamo sul filo di essere stoppati, ma questo non significa niente a livello globale. E' chiaro che gli stop loss debbono essere rispettati.