Il crollo di oggi ha portato gli indici internazionali ai livelli suggeriti da chi utilizza l'analisi ciclica e per onde. 25500 di fib, 890 di SP e 3950 di DAX erano livelli indicati come possibili per metà luglio da chi segue questo tipo di analisi. Quello che vedo però sul mercato è che nonostante il crollo degli indici , le tlc ed i media sono ancora distanti dai minimi assoluti di periodo mentre Eni , Enel e bancari sono stati affossati. Se Tim avesse seguito l'indice ora dovrebbe trovarsi a 3,60 mentre è un 20% sopra , così come STM che tiene 23 euro nonostante il downgrade di UBS. Si può pensare a questi affondi come una esuberanza irrazionale negativa e nonmi stupirei se domani e dopodomani Greenspan parlasse in questi termini davanti al Senato USA. C'è da sperare che Bush smetta di parlare visto che ormai è stato preso in antipatìa dai mercati proprio come successe a Duisenberg che guarda caso da quando ha iniziato a parlare del suo ritiro per luglio 2003 si è zittito sulla moneta unica, favorendone un recupero oltre la parità. In questo periodo dove livelli, numeri e stop saltano e cambiano come paletti da pista di sci, l'aspetto psicologico degli operatori non va trascurato. Se parla Bush si vende, questo è il leitmotiv che la maggior parte dei trader ha sposato per ora.
Le vendite di oggi hanno caratteristiche di uscita al meglio dall'azionario da parte dei risparmiatori che si dismpegnano dalle gestioni (proprio in questi giorni sono arrivati i resoconti con i ?20% del secondo trimestre). In USA c'è da sperare che sul SP future i retail abbiano capitolato ma questo si potrà sapere solo dal COT di sabato prossimo. Per uscire da questo ribasso in modo duraturo non bastano i dati macro o le sorprese positive della aziende (questa settimana avremo Apple, Motorola, AMD, Ford, JPM, Nokia, Nortel, SAP, SUNM, Ericsson e Merck in ordine temporale da domani e venerdì) ci vuole un cambio del sistema dei mercati sul fronte hedge , short e prestito titoli. Solamente una regolamentazione che ponga un freno alla leva short della speculazione potrà far risollevare i prezzi per short covering. Allo stato attuale non c'è liquidità non solo per far salire i mercati ma nemmeno per sostenerli. Quindi avanti di questo passo i target potrebbero essere da brivido. Il mercato è in balìa della speculazione short che usa la leva proprio come si usava la leva nel febbraio e marzo 2000 al rialzo, quando i grandi fondi compravano call su titoli Nasdaq e con gli utili da 100% in un giorno entravano conteporaneamente sulle azioni. Oggi abbiamo un processo inverso che porta gli hedge a piramidare le posizioni short con cash e derivati usando leve potenzialmente infinite.
Non a caso il rumor di due venerdì fa riguardante possibili limiti agli short determinò un +4%. E' importante tenere presente questo fattore determinante perché agli attuali prezzi e vista la dinamica di mercato l'analisi fondamentale e tecnica contano relativamente. I flussi di liquidità e la leva finanziaria sono per ora le due variabili che decideranno il trend delle prossime settimane. E' vero che short o long fa poca differenza però è necessario tenere presente che su 100 lire in borsa, 95 sono di fondi e pubblico e solo 5 sono quelle usate con short e derivati al ribasso . In pratica un calo degli indici procura inevitabilmente un crollo della ricchezza disponibile e mette a rischio il sistema se arriva a toccare livelli particolari. In altre parole se domani Telecom va a 5 euro , è vero che magari io e voi con altri 500 scalper ci facciamo un giro short e portiamo a casa la pagnotta ma ci sono 40 milioni di italiani che con 1000 telecom a testa hanno 3000 euro in meno in banca. Questo danneggia il sistema dei consumi e degli investimenti ecco perché se non verrà posto un freno alla spirale speculativa ribassista, il problema del ribasso non sarà più quello di aver perso 5 o 10000 euro in Borsa, quanto sarà quello di vedere una economia in avvitamento .
OPERATIVITA':
Q. OPZ. MESE STRIKE PREZZO RISCHIO S.L.
RECORD BOOK:
LONG 4000 warrant eplanet 2003 -0,44 1760
LONG 1 MIBO CALL 32000 SETTEMBRE -910 2275
LONG 2 ISOALFA CALL FIAT BASE 15 SETTEMBRE -0,49 490
LONG 1 MIBO CALL 32000 SETTEMBRE -620 1550
LONG 2 MIBO PUT 28000 SETTEMBRE *
SHORT 2 MIBO PUT 27500 SETTEMBRE *
SHORT 2 MIBO PUT 27000 SETTEMBRE *TOT. +550
LONG 2 MIBO CALL 32000 DICEMBRE 386 1930
Performance dal 20/12/01: -2.862 Euro
Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>