Scrivo che non c'è niente da scrivere


Pensate ai colleghi giornalisti che scrivono sui giornali finanziari e che ad esempio domani debbono fare un arguto commento all'andazzo dei mercati. Che dire ? Un supplizio per loro, certamente, ma anche un supplizio per i lettori che non ci tengono a leggere fesserie. "Un giornale è una bocca sempre aperta che è inevitabile dica fesserie" annotava argutamente Oscar Wilde. E' vero, è la condanna del giornalista di pasare per coglione. Pensate poi a chi scrive sulla locale. Tanti anni fa ormai (penso 15 e mi fa paura) pensavo che i giornalisti fossero dei tombeurs de femmes e credevo di fare il santo cronista locale. Poi ho scoperto che di donne niente (il giornalista è sfigato per natura)  e soprattutto che il giornalista non è un mestiere da santi ma da ammazzacristiani. Il cronista, già, una cosa che ormai non ha fatto e non fa più nessuno: mi svegliavo alla mattina e vivevo nel terrore della pagina bianca. cosa scrivere per il Resto Del Carlino se non succedeva niente ? Uno poteva scrivere della febbre influenzale che dilaga all'ospizio di Sassuolo, le memorie di un vecchio partigiano (mai di una camicia nera), l'intervista al sindaco che augura pace e bene a tutti, il consiglio comunale che discute di qualche strage persa in Asia orientale invece di occuparsi di buche nelle strade. E quando la fantasia finisce ? E continua a non succedere niente di gustoso ? Che ne so, un suicidio, una rapina, un omicidio, etc. etc. A volte pensavo che potevo andare a casa, fotografare una mela, un qualsiasi oggetto che mi capitava a tiro tipo le mollette del bucato, lo scialle della nonna, il tegame della zia, e pubblicarlo sul Carlino a tutta pagina con scritto sotto: "Lo scialle di mia nonna Ermenegilda". Invece in borsa è diverso, si può andare su www.marketwatch.com che tanto non legge nessuno perché è in inglese e pompare qualche idiozia sugli utili americani, i tassi di interesse, la produttività, il deficit dello stato. Ci sono colleghi (colleghi ? ) che in Italia campano abbonandosi alle newsletter USA più intelligenti e facendo il riassuntino tutte le sere. No, cari, lettori. Io il pane non posso guadagnarmelo indossando la parrucca come un cabarettista. Sapete allora cosa scrivo ' Scrivo che oggi non c'era niente da scrivere.

 

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