Per chi fa intraday trading sui derivati il punto di riferimento è ormai Nokia e non più il Nasdaq future. Quando Nokia si muove, tutti i future europei la seguono. Il mercato rimane però ampiamente manovrabile. I volumi sul cash sono bassi e le scadenze di domani vedono un forte interesse dei market maker a difendere quota 28000. L'ideale sarebbe una scadenza tra 28600 e 28800 ma pare una ipotesi remota allo stato attuale.
Se 28000 scappa di mano l'accelerazione conseguente ci porterà a nuovi minimi sotto 27000. L'impressione è che molti operatori siano alla finestra. L'alta volatilità tiene molti lontani dal trading ed anche la speculazione ribassista che era abituata a vendere alle 16 ed alle 10 di ogni seduta ha preso qualche legnata nelle ultime sedute.
Personalmente pur rilevando dagli indicatori di sentiment, valori ideali per una forte ripresa dei mercati USA , sono molto preoccupato dalla generale attitudine di tutti gli operatori ad attendersi un rimbalzo su cui vendere a fine mese. TUTTI dicono così. Il mercato sale per fine mese e lì bisogna servire. Naturale conseguenza è che o il rialzo non ci sarà o se ci sarà non sarà da vendere. Per ora la prima ipotesi pare la più probabile.
Graficamente poi la giornata di oggi pare identica a quella di giovedì scorso quando ritornammo su nuovi minimi.
Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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