Che i lettori Lombard siano il vero asset di questo sito lo sostengo da sempre. E Stefano Budriesi ne è un esempio classico. etom
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Solo contro tutti. E' un po' come il trader che si mette davanti alloschermo a veder brillare i numerini e le freccette dei sistemi. Non si faper i soldi, ma per un moto interiore, a caccia di una risposta. In ciascunodi noi esiste un afflato di ribellione. Per circostanze completamente fuoridal nostro controllo, la spinta a volte diventa inarrestabile. Lo è statoper i personaggi di "Ribelli!" di Pino Cacucci, Feltrinelli 2001, 13 euriniscarsi, una serie di ritratti di eroi che dal quotidiano sono statiproiettati in una dimensione più ampia, che a volte assume i caratterisimbolici e rivoluzionari dell'anarchia fine a se stessa. Cacucci è unautore che ama i temi dell'America Latina (è quello di "Puerto Escondido",finito poi sugli schermi in una deliziosa pellicola di Salvatores, conAbatantuono e Bisio), ma ancora di più trasmettere emozioni violente. Ipersonaggi di cui racconta sono fondamentalmente dei perdenti, destinati afinire male, come l'indio Jacinto Canek, prima smembrato poi cotto in unbraciere dai conquistadores spagnoli, che a fine Settecento non è chebrillassero per civiltà coi prigionieri, specie se erano dei simboliriconosciuti e pericolosi.Poi c'è la storia di Tamarita, argentina di genitori tedeschi ripiegati inSudamerica per sfuggire alle persecuzioni naziste, di buona famiglia, eppurespinta da una voce interiore a diventare agente segreta cubana per prepararela spedizione del Che in Bolivia. In 'Ribelli!' si rivive anche l'epopea deipartigiani Silvio Corbari e Iris Versari, pronti a sfidare la morte andandobellamente alle feste dei gerarchi fascisti, fino ad Alexandre-Marius Jacob,il vero Arsenio Lupin della Belle Epoque, capace di ripulire anche il casinòdi Montecarlo fingendo uno svenimento e rastrellando le puntate più grosse.Il viaggio nel tempo di Cacucci prosegue con Argo Secondari, l'"inventore"degli Arditi d'Italia, osteggiato dalla sinistra poi dalla destra, insommada tutti quanti… Sì, perchè il ribelle puro è comunque un ingestibile,capace di sfuggire a qualunque catalogazione. Oggi un ribelle è di quelliche i pubblicitari non riescono a inserire in alcun target da raggiungere,capace di sghignazzare di tutto senza distogliere lo sguardo nemmeno difronte ai potenti. Ecco, lo spirito del trader deve essere quello di CamiloCienfuegos, eroe della Revolucion castrista, dalla risata cristallina e cometutti gli altri finito male, forse abbattuto da un aereo nemico nel mare traCuba e la Florida. In almeno uno di questi ci si può riconoscere, oppuresognare di farlo.Stefano Budriesi