Sul daily il target è stato raggiunto e ci sono voluti un Nasdaq ed un DAX strepitosi per portarci fino a 26000. Ora viene il bello. Per diversi motivi.
- Si avvicina la scadenza tecnica di venerdì 20 che vede comunque un forte interesse a far scadere il mib30 sotto 25000.
- Ci sono ormai pochi operatori short anche a causa di un pizzico di euforìa , sebbene il mercato nell'ultimo mese sia salito del 6% contro il 20% da metà marzo a fine aprile (quando invece nessuno se ne accorse).
- 26000 è un livello 1500 distante dal breakout di 24500 quando molti andarono short , quindi questi ieri oggi o domani vengono chiamati a margine (1500 sono 7500 euro più o meno il margine sul fib) e chiudono le posizioni e non è escluso un aumento dei margini visto il cambio di controvalore del fib che è salito di 20 milioni in due mesi. Il risultato è una squeeze al rialzo seguita dall'inizio della correzione.
Io mi limito a sfruttare la rotazione con interventi intraday che mi permettono di portare a casa il tozzo di pane "a la Mariani". Più in generale sono positivo nel lungo periodo proprio perchè c'è tanta gente che parla dei disastri dell'economia (come nel 2000 si parlava dei miracoli e i mercati scendevano) e se guardate il MSCI mensile vederete che ha dato un segnale di buy per la prima volta dal 2000. Inoltre non c'è segnale più bullish di un pubblico imbevuto di notizie negative (oramai note a tutti) ed un mercato che sale.
Tuttavia nel breve ci vuole circospezione perchè un agguato ribassista sulle scadenze tecniche sarebbe da manuale.
Un importante segnale di sentiment saranno le prossime conferenze di Milano . Il 16 sarò ospite al Top of the Top ed il 25 e 26 dovrò intervenire per Milano Finanza e per IMIWEB in due tavole rotonde differenti (spero di non essere additato come il prezzemolo). Sono molto curioso di vedere l'afflusso e la qualità del pubblico per poter rendermi conto se ci sono solo i superstiti oppure se il parco buoi sta tornando.