Preapertura del 8 marzo


facilmente sostenibili, da notare nel pomeriggio dopo l'apertura di Wall Street il nostro mercato non aveva la forza di salire neanche quando il future sul Nasdaq risaliva, a dimostrzione che comunque i venditori sul nostro mercato erano decisamente più agguerriti dei compratori e la giornata oramai la stavano vincendo loro, cosa che poi è avvenuta con uno storno di quasi 400 punti dai livelli in cui aveva ballato il fib30 per tutta la mattina (33050-33150).

A questo punto sembra proprio che sia più probabile una chiusura degli indici su livelli vicini a 32000-32500 per la fine della settimana prossima (se non peggio se venisse negato il segnale sullo SP500 che ha evidenziato Etom nel suo editoriale……a guardare bene il grafico si nota che unendo i primi due massimi relativi dalla primavera del 2000 già l'anno scorso di questi tempi l'indice aveva rotto la trendline ribassista così come ha fatto ora…………e sappiamo tutti come è finita………………quindi massima attenzione alle trappole dei break-out che vanno evidenziati e monitorati per verificarne la validità…………….stavolta Etom mi è piaciuto perchè si è posto il ragionevole dubbio di attendere conferme evitando proclami di rialzi sfrenati………che avrebbero scatenato le risatine sul forum non appena gli indici fossero scesi).

Io sono ancora convinto della validità della mia tesi di trading range, i prezzi sono tirati (soprattutto sul nasdaq nei rapporti p/e) e comprendono già un buon incremento degli utili, per cui 34.000-35.000 di indice è da considerare come 50.000-51.000 di marzo 2000 (saremmo in piena bolla speculativa), però la liquidità è tanta per cui ogni storno in area 30.000 (ma anche 31.000 a seconda di come ci arriviamo) è occasione che richiama le mani forti a comprare.

(articolo di Sandro Mancini)

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