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Preapertura del 4 febbraio


oggi di impostare operazioni con uno stoploss sufficientemente stretto

Di sicuro ieri si è visto un mercato abbastanza vivo (se non fosse stato per Eni si sarebbe chiuso ben più in alto) con titoli capaci di ottime performance (Intesa e Seat sono stati i miei preferiti) anche se sul derivato affiorano decisi segnali di affaticamento

Tra l'altro ieri abbiamo lasciato aperto un piccolo gap in apertura; se l'apertura fosse ancora una volta in gap, ma in giù di oltre 100 punti, si potrebbe formare un'isola poco promettente per il futuro immediato; è un'ipotesi (isola) che al momento giudico poco probabile (anche se la ritrovata forza dell'euro sul dollaro non promette nulla di buono), ritengo che oggi ci saranno ancora ottime possibilità di mettersi short su prezzi ancora ben al di sopra dei 23000 punti (sarebbe un peccato un'apertura troppo negativa), l'avvicinarsi di scadenze importanti sul fronte iracheno sconsiglia l'apertura di posizioni long (dopo il recupero degli ultimi giorni) e potrebbe spingere la speculazione a monetizzare i buoni guadagni conseguiti su alcuni titoli, ma ritengo che il tutto avvenga con una erosione delle quotazioni più che con un veloce ridimensionamento

L'unico pericolo di accelerazioni viene da WallStreet con gli indici che ancora sono vicini ai minimi della settimana scorsa ma nel frattempo hanno assorbito l'ipervenduto, per cui potrebbero accelerare sulla rottura dei precedenti minimi e generare finalmente quella che io ritengo sarà l'ultima gamba di ribasso capace di produrre i minimi dell'anno

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